luogo (nel Fiore, anche il plur. luogora; Loco, col plur. lochi)
Antonietta Bufano
Per quanto riguarda la Commedia, " la forma loco è esclusiva soltanto in rima (ad es. Inf. I 61...), ma all'interno [...] 62). Il loco di If IX 115 indica le zone di Arles e di Pola; in Pg IX 26 altro loco implica il complemento ‛ che non due volte). Più generica l'occorrenza di Pd III 65, dove il termine si arricchisce del valore di " condizione ": disiderate voi più ...
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RONCAGLIA, Aurelio
Stefano Asperti
– Nacque a Modena l’8 maggio 1917 da Gino, professore di scuola secondaria e appassionato musicologo, e da Giuseppina Lucenti.
Il padre, nato a Modena il 7 maggio [...] armi e dovette interrompere gli studi. Ufficiale dicomplemento, fu stanziato in Sardegna; poi, dopo l 268; “Romanzo”. Scheda anamnestica d’un termine chiave, poi in Tristano e anti-Tristano. Dialettica di temi e d’ideologie nella narrativa medievale ...
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positivismo
Dal fr. positivisme, der. di positif «positivo». Corrente di pensiero affermatasi in Europa nella seconda metà del 19° sec., la quale riteneva che la filosofia dovesse limitarsi a organizzare [...] del calore, mentre è scientifico stabilirne in termini matematici le leggi di propagazione, come ha fatto J.-B.-J. proletario è il complemento pratico del filosofo-sacerdote, perché non partecipa dello spirito teologico né di quello metafisico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica in Etruria
Emiliano Li Castro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande importanza attribuita alla musica nella cultura etrusca [...] abitualmente di auleti etruschi per le loro cerimonie, di cui la musica costituiva un insostituibile complemento; Virgilio indicare l’auleta, non utilizza il termine latino tibicen, ma l’etrusco subulo, e in Livio (Storia di Roma, 9, 30), il quale ...
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MARTINOLI, Gino.
Fabio Lavista
– Nacque a Firenze, il 19 marzo 1901, da Giuseppe Levi e da Lidia Tanzi (Gino Levi modificò il suo cognome in Martinoli, in seguito all’entrata in vigore delle leggi razziali [...] frequentò il corso allievi ufficiali dicomplemento e assolse il servizio di leva, terminato il quale discusse la tesi di laurea. Nello stesso 1924 Camillo Olivetti, padre di Adriano, proprietario dell’omonima fabbrica di macchine da scrivere e amico ...
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conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] 7 compare un conoscia, dove la terminazione sarà voluta dalla rima con dormia, lo più un complemento oggetto (sostantivo o 26, XXI 22, Fiore XXVI 2, CCVI 3. Notevole il passo di Cv IV XXVIII 17 la nobile anima, cognoscendosi non avere più ventre da ...
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cosa
Domenico Consoli
La parola è di uso frequentissimo in tutte le opere dantesche: appare infatti 461 volte nel Convivio, 123 nella Commedia, 77 nella Vita Nuova, 22 nelle Rime, 21 nel Fiore e 2 nel [...] Cv III XIV 11; v. anche Pg XV 65 e XIX 119), cose di qua giù (Cv II VI 9; v. anche III VI 6, XV 3 termine, II I 6, IV 4 (due volte, ma nell'ediz. Simonelli è espunto il complemento della '21 cioè le maniere de le cose, e il vocabolo figura quindi una ...
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arte
Fernando Salsano
. In senso lato, significa " attività ", e propriamente l'attualizzarsi di una potenza nell'operare: If XI 100 natura lo suo corso prende / dal divino 'ntelletto e da sua arte [...] umano da lo imperiale è a certi termini limitato, così questo da Dio a certo termine è finito: e non è da maravigliare di verità e di norme, sia come abilità operativa e creativa, a. si accompagna talvolta a ‛ ingegno ' come a naturale complemento: ...
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FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] , termine ancora oggi usato; e che i grandi mononucleati del sangue circolante fanno parte in realtà di una collaborazione con A. Allegri); sul complemento (Ricerche sul complemento emolitico, in Lavori e riviste di chimica e microscopia clinica, I [ ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] sta fra due tagli di montaggio, con o senza movimento della macchina da presa. La scena, terminedi derivazione teatrale, indica un rassegnato), oppure viene inserito come complemento visivo al racconto di qualcuno, sempre per lasciare invisibile ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...
complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...