Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] effettuare o realizzare (invece di fare), costituire (in luogo di essere) e il ricorso al tipo verbo + complemento al posto del solo verbo: dare comunicazione («comunicare»), effettuare/procedere a una verifica («verificare»).
E proprio la ridondanza ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] trecce morbide (Alessandro Manzoni, Adelchi IV), cioè «con le trecce morbide disciolte (sul petto)», nel quale un complemento diretto dipende da un participio passato o da un aggettivo (Serianni 1988: II, § 37). Una probabile interferenza sintattica ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] le stesse del verbo di base, ma sono espresse da argomenti diversi: gli argomenti diretti del verbo (soggetto e complemento oggetto) diventano obliqui, di norma introdotti da di:
(1) il programma chiude / la chiusura del programma
(2) i contadini ...
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IMPERSONALI, VERBI
I verbi impersonali sono verbi usati senza un riferimento specifico a una persona che ne sia il soggetto. Si usano alla 3a persona singolare dei modi finiti e in tutti i modi indefiniti.
Sono [...] creare con qualunque verbo, ricorrendo a diverse modalità.
• Il si impersonale (se il verbo è intransitivo o transitivo senza il complemento oggetto espresso)
A casa tua si mangia sempre bene
• La 3a persona singolare di un verbo in forma passiva ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere [...] contesti e l’assunzione di unità linguistiche di analisi complesse (per es., unità narrative), dall’altro si esige il complemento dello studio dell’attività paralinguistica (a partire dai gesti) e in genere semiotica. Si hanno così esami approfonditi ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] , che si accompagna a enfasi intonativa come in (a). Si segnala così in modo esplicito che la portata della negazione comprende il complemento alla sua destra:
(11) b. Giovanni è andato a Nizza non per lavoro: ci è andato in vacanza
(c) L’inserzione ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] nuovo direttore: nel pomeriggio conosceremo lui e la sua segretaria [lui = complemento oggetto]
c. domani arriverà il nuovo direttore: dovremo rivolgerci a lui [a lui = complemento di termine]
In questo senso trova giustificazione l’etimo di pronome ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] ho», [ˈkjɛl a l ˈe] «lui è» il clitico ‘vuoto’ [l], che si prepone obbligatoriamente – in assenza di clitici complemento – alle forme finite inizianti per vocale dei verbi [aˈvɛj] «avere» ed [ˈese] «essere».
Nessuno dei tratti sopra citati, pervasivi ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] [o viene] servita, le signore sono [o vengono] servite). Le forme composte attive richiedono inoltre accordo con un complemento ➔ oggetto espresso da un pronome clitico di terza persona (per es., la cioccolata, l’hanno già servita). Nelle costruzioni ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] controllo dei p. o non è generalizzato o comunque non è ugualmente efficace nei diversi settori.
Linguistica
In grammatica, complemento di p., il complemento che esprime il p. di acquisto o di vendita di qualche cosa: in italiano, quando è retto dai ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici a c. delle nozioni teoriche. 2. In grammatica,...
complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue straniere; giorni c., i 5 giorni (6 negli...