sonata In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata in uno o più movimenti a carattere contrastante.
Il termine s. comparve nel Cinquecento a indicare un [...] s. barocca ebbe fortuna per più di un secolo e mezzo e fu impiegata, con evoluzioni e varianti, da un gran numero di compositori (A. Corelli, T. Albinoni, G. Tartini ecc.). Dall’Italia la s. si diffuse all’estero, con musicisti quali F. Couperin in ...
Leggi Tutto
Sprechgesang Stile vocale nel quale si fondono le caratteristiche proprie del parlato e del canto. Adoperato per la prima volta da A. Schönberg nel Pierrot lunaire (1912), il termine fu assunto dai componenti [...] della scuola viennese e da altri compositori a essa legati. Lo S., che rivoluzionava il rapporto parola-suono aprendo al canto enormi possibilità, fu poi variamente utilizzato dalle correnti musicali d’avanguardia. ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Arcangelo Corelli, uno dei maestri indiscussi del tardo Seicento, [...] a tre. Gli autori di brani per violoncello e basso continuo, o per violino e violoncello, sono per lo più compositori e virtuosi di questo strumento attivi presso la Cappella di San Petronio, quali Domenico Gabrielli, noto al suo tempo col soprannome ...
Leggi Tutto
Contrabbassista italiano (n. Pistoia 1937). Diplomato al conservatorio di S. Cecilia in Roma, si è imposto come autentico virtuoso del suo strumento in un repertorio che spazia da D. Dragonetti a G. Bottesini [...] ai contemporanei. Per lui hanno espressamente scritto compositori quali V. Bucchi e V. Mortari. Si è dedicato anche alla direzione d'orchestra. ...
Leggi Tutto
GORGHEGGIO (cfr. gorga "gola" dal lat. gurgus "gorgo"; fr. ted. ingl. roulade; sp. gorgorito)
Arnaldo Bonaventura
Rapido passaggio di suoni eseguito dalla voce sopra una stessa sillaba. Richiede grande [...] flessibilità delle corde vocali e una sicura agilità. I compositori se ne sono valsi, sia per abbellire la melodia, sia per evitare che i cantanti ne introducessero ad arbitrio, allo scopo di far valere la propria voce e di mostrare la propria ...
Leggi Tutto
Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] a far scuola: queste musiche furono infatti nei decenni successivi non solo punto di riferimento stilistico per altri compositori, ma riutilizzate in numerose colonne sonore dello stesso genere. Accanto alle esperienze con gli horror (tra i quali ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio degli anni Ottanta del Novecento, con la crisi dell’avanguardia, entra in [...] . La chiave di volta è la scomparsa dei presupposti intellettuali su cui si è formata un’intera generazione di compositori che si sono riconosciuti nella Nuova Musica: l’utopia della rigenerazione infinita dei linguaggi, la provocazione musicale come ...
Leggi Tutto
Musicista (n. forse Caderousse, presso Orange, 1485 circa - m. forse Firenze prima del 1552). Maestro di cappella a S. Giovanni in Firenze (1523-25), dal 1529 al 1533 fu attivo a Roma, poi a Venezia. Fu [...] uno dei più celebri compositori del suo tempo, e contribuì alla definizione della struttura del madrigale. Compose tra l'altro messe, mottetti, un centinaio di madrigali e trascrisse musiche del tempo (tra cui la Bataille de Marignan di C. Janequin). ...
Leggi Tutto
Musicista compositore nato a Bologna nell'anno 1673. Anch'egli, come la maggior parte dei maestri dell'epoca suoi conterranei, uscì dalla scuola di Giacomo Antonio Perti, scuola che fu il maggior vivaio [...] dei compositori di Bologna fioriti nei primi decennî del secolo decimottavo. Nel 1695 fu eletto membro dell'Accademia filarmonica, della quale divenne principe nel 1702. Fu pure al servizio della Cappella del duca di Mantova e dell'Accademia dello ...
Leggi Tutto
VINCI, Leonardo
Kurt S. Markstrom
– Luogo e data di nascita sono incerti. Secondo una tradizione settecentesca attestata dapprima Oltralpe, sarebbe nato a Napoli nel 1705 (Gerber, 1792). Secondo la [...] 1707» (p. 7). Se costui è identico al Leonardo Vinci che nell’aprile del 1719 comparve al teatro dei Fiorentini come compositore della «commedia ’mmuseca» Lo cecato fauzo, e se si prende per buona la nascita presunta al 1790, egli si sarebbe iscritto ...
Leggi Tutto
compositore
compoṡitóre s. m. (f. -trice) [dal lat. composĭtor -oris, der. di componĕre «comporre»]. – 1. Chi compone, e spec. chi compone opere musicali: c. di musica strumentale, di musica operistica, di canzonette, di valzer viennesi; un...