Direttore d'orchestra (Trento 1901 - ivi 1975). Studiò a Roma con O. Respighi, e si diplomò in composizione nel 1924. Dal 1938 al 1944 è stato direttore artistico dell'Accademia di S. Cecilia. Ha dato [...] frequenti concerti in Italia e all'estero ...
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Compositore italiano (Grosseto 1928 - Roma 1992). Ha studiato con R. Vlad e H. Scherchen, dedicandosi presto alla composizione. Nel 1963 fu tra i fondatori di Nuova Consonanza, associazione per la diffusione [...] della musica contemporanea. Particolarmente interessato alla voce, al teatro musicale e all'elettronica, ha lasciato una cospicua e varia produzione musicale ...
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Musicista francese (Parigi 1856 - ivi 1926). Fu allievo di E. Guiraud, poi a sua volta professore di composizione nel conservatorio di Parigi. Compose musiche teatrali, sinfoniche e da camera. Furono suoi [...] allievi M. Ravel, A. Bloch, A. Honegger, D. Milhaud. Il suo nome è legato alle opere teoriche-didattiche, tra le quali un Traité de la fugue (1901), tuttora prezioso ...
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Musicista tedesco (Hannover 1824 - Francoforte sul Meno 1898). Studiò violoncello con A.C. Prell e J. Menter, composizione con I. Lachner. Celebre concertista di violoncello, fu anche direttore d'orchestre [...] teatrali (Würzburg, Francoforte) e insegnante. Compose mediocri pagine violoncellistiche rimaste tuttora, per il brillante effetto concertistico, nel repertorio dei virtuosi, e altre per orchestra, canto ...
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Poeta cinese (n. Chengdu 179 a. C. - m. 118 a. C.). La sua fama è legata alla composizione di prose poetiche del tipo fu, d'insuperata maestria stilistica. Il suo Tianzi youlie fu ("Il fu delle partite [...] di caccia dell'imperatore"), ammirato dall'imperatore Wū della dinastia Han, gli valse la nomina a gentiluomo di corte ...
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Musicista ceco (Křečovice, Boemia Centrale, 1874 - Benešov 1935); studiò col padre e con A. Dvořák. Prof. di composizione (dal 1922) e direttore (1924-26) del conservatorio di Praga. Compose musiche d'ogni [...] genere, dal teatrale al cameristico, dal sinfonico al corale, ideate secondo uno stile spiccatamente coloristico, affine a quello proprio della produzione di B. Smetana ...
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Musicista tedesco (Praga 1794 - Lipsia 1870). Studiò il pianoforte con D. Weber e M. Clementi e la composizione con J. G. Albrechtsberger e A. Salieri. Esordì giovanissimo sia come concertista sia come [...] compositore. Svolse una fortunata carriera di virtuoso e di insegnante (al conservatorio di Lipsia) e compose numerose pagine strumentali, specie pianistiche ...
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BILLI, Vincenzo
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Nato a Brisighella (Ravenna) il 4 apr. 1869, studiò il flauto, il pianoforte e la composizione dapprima col padre Giuseppe (direttore del conservatorio di Pesaro, morto a Urbania [...] per scena su testo di M. Pasini,I grilli del focolare e Incanto di primavera (Milano 1932 e 1933). Altre composizioni da ricordare sono: Campane a sera, pezzo caratteristico per pianoforte, op. 316 (Milano 1916), assai elogiato dal Bonaventura; Album ...
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BIANCHI, Antonio
Vittorio Frajese
Nacque a Milano nel 1758 e vi compì studi di canto e di composizione. Dopo aver cantato (come baritono) a Milano, a Genova, a Parigi (con la compagnia italiana dell'"opera [...] poco dopo a Breslavia, dove fece ripetere il suo intermezzo pastorale Fileno e Clorinda (giàeseguito a Berlino nel 1796), una felice composizione di danza e di canto, probabilmente scritta dal B. per sua moglie, ch'era un'abile ballerina. Nel 1798 fu ...
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Musicista francese (n. Mont-Saint Aignan, Rouen, 1938). Dopo aver studiato al conservatorio di Parigi (tra l'altro composizione con D. Milhaud), ha seguito a Darmstadt (1957-60) i corsi di H. Scherchen [...] (1961-62), quelli di P. Boulez, la cui influenza, nell'ambito dell'avanguardia post-weberniana, è avvertibile nelle sue prime composizioni (Étude III, 1962; Équivalences, 1963; Polychronies I e II, 1964). Durante un soggiorno negli USA, come prof. di ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; e anche il risultato di tale operazione:...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....