CAVALLINI, Eugenio
Sergio Martinotti
Nacque a Milano il 16 giugno del 1806 da Gerolamo e da Felicita Bonetti; fu fratello di Ernesto. Studiò violino e composizione al conservatorio di Milano sotto la [...] sezioni di quartetto o quintetto... e ognora si dimostra compreso che il punto più importante per interpretare le predette composizioni è il penetrarsi profondamente de' pensieri e dello stile de' differenti autori".
Nel '46 il C. era direttore della ...
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DE PAOLI, Domenico
Raoul Meloncelli
Nacque a Valdagno (Vicenza) l'8 giugno 1894 da Angelo e Francesca Tiso. Praticamente autodidatta, nel 1915 studiò pianoforte e composizione con G. F. Malipiero a [...] con Giulio Bas e G. Benvenuti. Iniziata l'attività di compositore, che abbandonò quasi subito rinnegando tutte le sue composizioni, si dedicò alla direzione d'orchestra e, dopo aver organizzato e diretto i concerti da camera dell'Istituto d'arte ...
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BONUZZI, Antonio
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Nacque a Verona il 18 dic. 1833 da Pietro e Anna Begali. Sacerdote, studiò, quasi senza l'aiuto di maestri, pianoforte, organo e composizione.
Negli anni precedenti la fondazione [...] dell'Associazione italiana di S. Cecilia (1877), che si batteva per la restaurazione e la diffusione della musica sacra, il B. si era dedicato a questi stessi ideali, ma soprattutto allo studio dell'organo ...
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Musicista (Amsterdam 1886 - ivi 1963); inizialmente autodidatta, ha composto musica vocale-strumentale e strumentale caratterizzata da un'originale ricerca timbrica. Fra i suoi lavori principali figurano [...] la composizione da camera Hieroglyphs (1925) per tre flauti, arpa, carillon, celesta, pianoforte, due mandolini e due chitarre, l'opera I fratelli Karamazov (1928), una Sonata per flauto e pianoforte (1942). È stato uno dei fondatori della Società ...
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serenata In origine, brano vocale di provenienza popolare eseguito di notte sotto le finestre di una donna amata. A partire dal 18° sec. il termine designò una composizione strumentale, analoga al divertimento [...] e alla cassazione (per es. Eine kleine Nachtmusik di W.A Mozart). Nel corso del 19° sec. si sviluppò come forma da concerto (per es., le s. di J. Brahms e P.I. Čajkovskij) ...
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LIGETI, György
Leonardo Pinzauti
Compositore ungherese, nato a Dicsośzentmárton (Transilvania) il 28 giugno 1923. Dopo aver studiato a Budapest con F. Farkas e S. Veress (1945-48), si occupò attivamente [...] la "fuga verso le stelle", essendo la musica degli uomini un momento della "musica delle sfere".
Fra le sue composizioni principali sono da ricordare: Aventures e Nouvelles aventures, per voce e strumenti (1962-65); Atmosphères (1961) e Lontano (1967 ...
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ROSTROPOVIČ, Mstislav Leopol'dovič
Violoncellista russo, nato a Baku il 27 marzo 1927; allievo di S.M. Kozalapov per il violoncello, e di Šebalin per la composizione, al conservatorio di Mosca. Ha seguito [...] un corso di perfezionamento con P. Casals. Nel 1943 ha iniziato un'intensa attività concertistica in URSS, e in vari paesi anche dell'Occidente; nel 1957 ebbe la cattedra di violoncello nel conservatorio ...
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Musicista (Altona 1824 - Lipsia 1910), allievo del padre, Johann Peter Rudolf (1795-1885). Fu celebre come pianista (eccellendo soprattutto nel repertorio mozartiano), insegnante di pianoforte e di composizione. [...] Direttore d'orchestra a Barmen, Breslavia, Lipsia e altre città tedesche, compose musica d'ogni genere, meglio riuscendo in quella strumentale e specialmente in quella pianistica e da camera. Tra i suoi ...
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Musicista (Alessandria d'Egitto 1898 - New York 1994), cittadino statunitense dal 1944. Studiò con O. Respighi. Dal 1940 residente negli USA, dove ha diretto il dipartimento di composizione del Chicago [...] ), Waltz Academy (1944), Trionfo di Bacco e di Arianna (1948), A Sylvan Dream (1965), Verdiana (1983), Indiana (1984); musiche di scena; i lavori orchestrali Missa brevis (1973), Sinfonia n. 7 (1977), Sinfonia breve (1986); composizioni da camera. ...
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Locuzione apparsa per la prima volta nel Compendium musices (1552) di A.P. Coclico, con la quale si definivano le proprietà formali ed estetiche più complesse della composizione polifonica rinascimentale: [...] lo studio delle forme antiche, una maggiore aderenza al testo letterario, un’attenzione particolare al risultato armonico delle combinazioni contrappuntistiche. L’adesione da parte dei maggiori compositori ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; e anche il risultato di tale operazione:...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....