GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] ., che nei registri delle Provvisioni del Comunedi Firenze è detto proveniente dal Casentino, del B., ibid., pp. 26-28; A. Franchi, Di alcuni recenti acquisti della Pinacoteca di belle arti diSiena, in Rassegna d'arte senese, III (1907), pp. 3- ...
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FEDERIGHI, Antonio
Morena Costantini
Figlio di Federigo, nacque probabilmente a Siena agli inizi del terzo decennio dei sec. XV. Pochissimo si sa sulla sua formazione artistica, quasi certamente ricevuta [...] realizzò pure il progetto di un palazzo a Siena, di cui si fa cenno in un documento del 1463 (Paoletti, 1975, p. 96).
Nello stesso anno il F. ricevette pagamenti per lavori non precisati fatti per conto del Comunedi Monte Rossoli ed effettuò ...
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BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] diSienadi Roma, all'Archivio di Stato di Firenze, alle biblioteche Marucelliana e Nazionale di Firenze, nella collezione Scholz di New York. Numerosi documenti si trovano nell'Archivio di Stato di Firenze, nell'Archivio storico del Comunedi ...
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Affresco
M. Cordaro
Deve intendersi per pittura a fresco, o più semplicemente a., un particolare tipo di pittura murale caratterizzato dalla stesura dei colori, generalmente di origine inorganica, stemperati [...] pittura su intonaco fresco. L'esigenza comune a tutte queste linee di ricerca fu un'elaborazione più accurata e adoperati sono prevalentemente di natura inorganica (ocra gialla e rossa, terra diSiena naturale e terra diSiena bruciata, terra verde ...
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BONIFACIO VIII
S. Maddalo
Pontefice dal 1294 al 1303, al secolo Benedetto Caetani, B. nacque ad Anagni da una famiglia di piccola nobiltà. Ignota la data di nascita (si suppone possa collocarsi nel [...] 518) -, vennero realizzate le statue marmoree a lui dedicate dal comunedi Orvieto (1297 ca.) e poste su due porte della città, quella inserita nelle Storie di s. Ludovico nella cappella Bandini Piccolomini in S. Francesco a Siena (prima metà del sec ...
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ASSUNZIONE
V.M. Schmidt
L'a. è il momento in cui la Vergine Maria, terminata la sua vita terrena, viene elevata alla gloria celeste con l'anima e con il corpo.La festività del 15 agosto (Assumptio B.M.V., [...] protende per afferrarla, vede la Vergine come in una visione. Al di fuori diSiena, soprattutto a Firenze, quando è presente s. Tommaso, l' il dono della cintola diventò un elemento iconografico comune, rivelando la tendenza a visualizzare in modo più ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] Cinquecento in palazzo Vecchio, e precisamente le vedute diSiena, Pisa, Montepulciano e Cortona (Vasari [1568], e s. Pancrazio per la chiesa di S. Pancrazio nell'omonima frazione del Comunedi S. Casciano in Val di Pesa, oggi esposta sopra l'altare ...
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EREMITI DI S. AGOSTINO
P.F. Pistilli
L'Ordine mendicante degli E. di s. Agostino, detti anche Eremitani o Agostiniani, non esente ai primordi da accenti ascetici, nacque dalla volontà di raggruppamento [...] con la crisi di molte comunità dopo la peste del 1348. Il tentativo di ricerca di una nuova unità degli E. di s. Agostino, per es. Padova, Bergamo, Gubbio, eremi in Terra diSiena).L'esigenza di edificare un refettorio a sé stante per fare posto ...
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GROSSETO
V. Ascani
(Grossetum nei docc. medievali)
Città della Toscana meridionale posta al centro del territorio maremmano, nella pianura alluvionale dell'Ombrone, poco discosta dalla sponda destra [...] l'abbazia, trasformata in commenda prima del 1303, passò più volte di mano tra i Frati Ospedalieri, la famiglia degli Abati e il Comunedi G. prima e quello diSiena poi, ricevendo - anteriormente al 1336, quando venne definita domus seu fortilitium ...
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Allegoria
A. Ghidoli
Si usa indicare con il termine a. una figura retorica ampiamente diffusa in campo letterario, nella quale la denotazione del mezzo significante serve a esprimere la connotazione [...] Nove nel Palazzo Pubblico diSiena costituisce senza dubbio il più compiuto e articolato esempio di pittura allegorica politica; nella e raffigurava "il Comune rubato da molti" (Vasari, Le Vite, II, 1967, p. 116), in veste di giudice con la bilancia ...
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sienite
s. f. [dal nome di Siene, antica città dell’Alto Egitto, sulla destra del Nilo, l’odierna Assuan]. – In petrografia, nome generico di rocce eruttive intrusive prive o poverissime di quarzo, caratterizzate dall’associazione di un feldspato...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....