DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] al De officiis inter potentiores et tenuiores amicos, composto forse nel '44 e la cui traduzione in italiano (Trattato degli uffici comuni) viene generalmente attribuita allo stesso D.; al Galateo ovvero de' costumi, frutto delle conversazioni romane ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] il dato di fatto della nazione (intesa come "nascimento"), che è comune sia agli Italiani sia a quelli d'oltralpe, ma che soltanto in questi si muta in "passione". Il papa è sì italiano, ma la sua "nazione" importa meno del suo risiedere in Roma ...
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Le religiose italiane
Giancarlo Rocca
Introduzione
La storia delle religiose italiane – considerate qui in tutte le loro varie distinzioni canoniche, cioè come monache, suore, vergini consacrate, eremite, [...] che dopo il concilio Vaticano II sono sorte nel mondo cattolico oltre 800 nuove comunità – un totale verosimilmente errato per difetto – di cui 200 solo in Italia, una cifra di poco inferiore a quella degli Stati Uniti (205) e discretamente superiore ...
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Benedetto XIV
Mario Rosa
Prospero Lambertini nacque a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e Lucrezia Bulgarini. Educato dai Somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, si laureò [...] durante la Reggenza lorenese 1737-1765, ivi 1910, e E. Garms-Cornides, Die Toskana zwischen Rom und Wien, in Italia-Austria. Alla ricerca del passato comune, a cura di P. Chiarini-H. Zeman, Roma 1995, in partic. pp. 477-82; per i rapporti con l ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] 28 P. Scaramella, L’Inquisizione romana e i Valdesi di Calabria (1554-1703), Napoli, 1999. Un quadro aggiornato delle comunità valdesi nell’Italia del Cinquecento in L. Felici, Giovanni Calvino, cit.
29 S. Ragagli, La Repubblica e il Sant’Uffizio. Il ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] della Curia a Mantova e M. si mise in viaggio verso l'Italia. Dopo aver attraversato le Alpi e la Savoia, passando per Susa e 100 leghe) o, in caso contrario, al vescovo di Bologna; il Comune, al quale M. fino a quel momento non concesse il vicariato, ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] che si attribuiva alla figura di re Davide. L'Itala di Quedlinburg, che contiene frammenti di tre di questi liturgica è eliminata, costituendo l'uno e l'altro un ambito comune di cui entrambe le componenti segnano fortemente di sé anche in specifico ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] capitoli introduttivi dell'A. si rivolgono ai cristiani delle comunità dell'Asia (Ap. 1-3); nei capitoli seguenti Questa tradizione è specificamente italiana, ma lasciò tracce anche fuori d'Italia: per es., già alla metà del sec. 14°, negli affreschi ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] sempre acustica e ritmica: il ritmo simbolo è la forma formante comune alla serie di realtà analoghe scaglionate nei vari piani del cosmo; simbologia è ancor più manifesta, specie nell'ermetismo italiano (che così sfrontatamente usurpa il nome di una ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] risulta nel corso dei secc. 11°-12° più comunemente definito come pelvis in Inghilterra, in Germania e, di b. di origine copta rinvenuti nelle necropoli longobarde dell'Italia settentrionale e centrale (specialmente a Cividale e a Castel Trosino), ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...