L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] semplice differenza di scansione.
A entrambi i casi è comune una considerazione del linguaggio di tipo analitico e atomistico: su la nuora
la Croce Rossa (=) accorre al Sos.
In italiano, come in altre lingue, l’anagramma viene praticato anche e ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] soprattutto a forme come laser, radar, sonar, in italiano non analizzabili come acronimi e semmai sentiti come forestierismi per le sigle e le denominazioni eponime vi sono molte forme comuni, a parte eventuali adattamenti fono-morfologici, a tutte ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] e (con maggiore probabilità) l’inizio del XII secolo (➔ italiano antico), conservato da una pergamena poi usata come carta di antica, era in alcuni casi penetrata anche nella lingua parlata comune: si pensi all’etimologia di parole come l’it. arrivare ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] «movimento della terra», barbabietola, malumore, buona fede). Una recente tendenza della composizione dell’italiano, dovuta al diffondersi nel lessico comune di modelli formativi propri delle terminologie tecnico-scientifiche e anche da calchi e ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] solo i segnali di apertura (l’intestazione «in nome del popolo italiano» e l’indicazione dell’autorità che l’ha pronunciata) e di quello nel quale appare più marcato l’uso del lessico comune con valore tecnico, anche se spesso senza che tale valore ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] particolare all’età comunale (“Poeti di parte bianca”, 1867; “Faida di comune”, 1875-1887; “Su i campi di Marengo”, 1885; “Della canzone contributo decisivo. Così è per es. per l’immagine dell’Italia che «su ’l gran Campidoglio si scigne le gonne / e ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] vocabolario della Crusca, che era arrivato alla quarta edizione. Il nuovo vocabolario italiano avrebbe dovuto uscire in due forme: una ridotta, divulgativa e pratica, per uso comune, l’altra ampia, per uso scientifico, con i lemmi ordinati per radici ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] di minoranza o parlate alloglotte, come quelle delle comunità greca (➔ greca, comunità), albanese (➔ albanese, comunità), provenzale (➔ francoprovenzale, comunità), ecc., e con i vari dialetti italo-romanzi (➔ dialetti) come il piemontese, il veneto ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] & Vanelli, Laura (2004), Nuova grammatica italiana, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Spitzer, Leo ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] nuovo, si è di metter fuori […] alcuni de' Sigilli della nostra Italia, quelli di mano in mano, su' quali mi è venuto fatto di riordinare documenti, carte e codici dell'Archivio del Monte comune, dove raccolse notizie utili alle sue pubblicazioni, e ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...