scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...] media è stata per lo più rivista negli ordinamenti e nelle finalità per renderla comune a tutti gli scolari, specie là dove è stata oggetto di riforme incisive (in Italia nel 1962 e 1977). Il processo di unificazione dei corsi ha avuto la conseguenza ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] recenti ha acquisito sempre più peso la comunicazione commerciale in forma epistolare: in questo genere lettre au XIXème siècle, Paris, Fayard.
D’Achille, Paolo (1994), L’italiano dei semicolti, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] .
Nella seconda metà del Novecento, per l’influenza dei mezzi di comunicazione di massa, l’innalzamento dell’età dell’obbligo scolastico e le migrazioni interne, il possesso dell’italiano dell’uso medio si estese fino a raggiungere la maggior parte ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] proporsi come modello agli scrittori, avanzava la propria candidatura anche a guida della lingua comune, perlomeno in tutti i suoi usi scritti.
La storia dell’italiano segue perciò da vicino quella della letteratura e, anche se non coincide con essa ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] (non solo termini tecnici ma anche prestiti del parlare comune: Castellani 2000: 100-101), e quelle primotrecentesche della abitudini linguistiche del destinatario, i mercanti del resto d’Italia iniziarono per tempo a fare ricorso a parole e forme ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] quando scartate o selezionate dalla lingua. Di qui la distanza, fortissima in Italia, tra lingua della poesia e lingua della prosa e tra lingua della letteratura e lingua comune (Coletti 2000). Le traduzioni di testi poetici francesi (per es., dei ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] ebraici, assunti come prestiti non adattati attraverso il greco, ma ebbero un ruolo diverso in italiano: i primi due (geenna e mammona) rimasero estranei alla lingua comune; amen è entrato nell’uso; Pasqua è il nome di una festività tra le più ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] e altri, presenti in molte lingue del mondo. In Italia il successo dell’opera lirica fu notevolissimo anche nel corso teatro (1808), nel quale elenca i principali luoghi comuni che accompagnano la librettistica italiana almeno fino all’Ottocento ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] di ortografia, Torino, E.I.A.R.
Caffarelli, Enzo & Raffaelli, Sergio (1999), Il cambiamento di nome dei comuni italiani (dall’Unità d’Italia a oggi), «Rivista italiana di onomastica» 5, pp. 115-147.
Còveri, Lorenzo (1981-1982), Dialetto e scuola ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] partenza: così, respublica è tradotta dapprima con comune o comunanza (Brunetto), poi con il latinismo republica di partenza è ora fornito dai saggi raccolti in La Bibbia in italiano (Leonardi 1998).
TLIO (1997-) = Tesoro della lingua italiana delle ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...