Liberio
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 37, la cui informazione, per altro, risulta in complesso largamente inattendibile, lo dice "natione Romanus, ex patre Augusto". Quando venne a mancare [...] insistenza di Demofilo, che lo aveva in custodia, si decise a sottoscrivere anch'egli la condanna di Atanasio, rompendo la comunione con lui. Il cedimento di L. è documentato da quattro sue lettere, due indirizzate ai vescovi orientali, una a Valente ...
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FERRINI, Contardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, il 4 apr. 1859, da Rinaldo e da Luigia Buccellati.
La famiglia era di origine svizzera: il nonno Gaspare Antonio (1797-1867) fu farmacista [...] subito amore per lo studio, ma anche un carattere dispettoso e indocile. Nel 1871, però, la preparazione alla prima comunione segnò per il F. una vera trasformazione dell'indole e del comportamento. Infatti, ricevuto il sacramento a S. Alessandro ...
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GALESTRUZZI (Galestrucci), Giovanni Battista
Laura Volpe
Nacque con ogni probabilità a Firenze, come si deduce dalla qualifica di fiorentino talvolta apposta accanto alla sua firma, nel secondo decennio [...] cappella omonima nella chiesa dei Ss. Iacopo e Lucia a San Miniato (Roani-Villani, 1991). Un altro dipinto, raffigurante la Comunione della Vergine per mano di s. Giovanni, attribuito in un primo tempo a Nicolas Pinson e conservato presso la cappella ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] gli altri; tutti, se può. Posizione unica e solitaria; funzione pubblica e comunitaria. Nessun ufficio è pari al mio impegnato nella comunione con gli altri» (Meditazioni inedite, Brescia-Roma 1993, pp. 28-29, poi in Scritti spirituali, a cura di A ...
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ANDREA Avellino, santo
Francesco Andreu
A Castronuovo (Potenza), che da lui è oggi detta Castronuovo S. Andrea, una cappella ricorda il luogo dove nel 1521 nacque Lancellotto (tale fu il suo nome di [...] di tutte le virtù evangeliche, la frequenza dei sacramenti - A. fu nel suo tempo uno dei più decisi promotori della comunione frequente (Regnum Dei, XIV [1958], p. 119) l'esercizio del culto divino e l'apostolato integrale, tutto animato da uno ...
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CARRARA, Bartolomeo
Francesco Raco
Nacque a Bergamo il 22 marzo 1707 da nobile famiglia del luogo, che in un ramo collaterale vantava un titolo comitale. Fece i primi studi, cioè i corsi di umane lettere, [...] questo orientamento testimonia un'opera pubblicata dal C. nell'anno stesso della sua partenza da Roma, Del rispetto alla santissima Comunione, Operetta che ha tratta da vari insigni autori Carlo Bromato da Erano, per uso de' Parochi e Confessori, e ...
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FIORENTINI, Domenico
Graziella Sica
Nato a Sermoneta (Latina) il 4 nov. 1747, si trasferì stabilmente a Roma già dal dicembre del 1768, secondo quanto egli stesso dichiara in un documento stilato in [...] si occupò della realizzazione delle "macchine" per l'esposizione del Ss. Sacramento per conto dell'oratorio della Ss. Comunione generale (detto anche del Caravita: il F. era uno dei fratelli della Congregazione). Per quanto riguarda le raffigurazioni ...
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Pittore (Firenze 1444 o 1445 - ivi 1510). Scolaro di Filippo Lippi, non fu insensibile al gusto della modellazione caro al Pollaiolo, come si può notare dalla sua prima opera datata: la Fortezza (1470) [...] nazionale di Londra. Circa il 1490 un crescente tremolio di contorni e un colore più aspro distinguono l'arte del B. (Comunione di s. Girolamo, già presso i marchesi Farinola; l'Annunciazione, agli Uffizi). Si approssima l'ultimo periodo dell'arte ...
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Pittore spagnolo (Játiva 1591 - Napoli 1652), formatosi con probabilità a Valencia sotto la guida di Francisco Ribalta, operò prevalentemente in Italia tra Roma, Parma e soprattutto Napoli, dove per oltre [...] -43). Tra le opere tarde, S. Gennaro esce illeso dalla fornace (1646, cappella del Tesoro di S. Gennaro) e La comunione degli apostoli (1651, certosa di S. Martino), esempi di una pittura luminosa e solare il cui valore innovativo fu importante per ...
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Diacono romano (m. Siracusa 555). Vescovo dal 531, fu eletto pontefice nel 537 con l'appoggio di Belisario dopo la deposizione di papa Silverio. Il suo nome è legato soprattutto alla sua posizione esitante [...] il suo atteggiamento, sia per le pressioni esercitate su di lui sia per la speranza prospettatagli di ricondurre alla comunione con Roma, attraverso la condanna dei Tre Capitoli, i monofisiti: pertanto l'11 aprile 548 V. emetteva lo Iudicatum ...
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comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...