religione Nel linguaggio ecclesiastico, la comunione amministrata ai fedeli gravemente infermi (quasi alimento spirituale con cui affrontare il viaggio di transito all’altra vita). Nel rito continuo degli [...] un diacono. Quando l’infermo non è in grado di ricevere il v. sotto la specie del pane, si può dare la comunione soltanto sotto la specie del vino ed è permesso, a giudizio dell’ordinario del luogo, celebrare la Messa presso l’infermo. storia In ...
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Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] riconosce un primato d’onore.
A partire dagli anni 1960 le tendenze ecumeniche si sono rafforzate in seno alla Comunione anglicana. Il dialogo è particolarmente vivo con la Chiesa cattolica. Di portata storica sono state le visite degli arcivescovi ...
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Chiesa melchita
La Chiesa cattolica orientale autonoma di rito bizantino e di lingua araba, in comunione con la Chiesa di Roma. Il termine melchita deriva dall’ar. malik, che traduce il gr. basilikós, [...] «imperiale»: così, dopo il Concilio di Calcedonia (451), i monofisiti d’Egitto (➔ ) chiamavano per spregio gli ortodossi, appoggiati dall’imperatore Leone I. L’arabo, oggi la lingua ufficiale della C.m., ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] dei Discepoli di Cristo: nel 1992, al termine di dieci anni di lavoro, è apparso un ampio documento comune sulla Chiesa come comunione in Cristo, e subito dopo è stata avviata una nuova fase di dialogo, la terza, imperniata sul tema "L'individuo e la ...
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Religione
Nome di quei monofisiti (la maggioranza dei monaci d’Egitto e Palestina) che non vollero accettare l’Enotico dell’imperatore Zenone (482) e, non essendo in comunione con alcuno dei cinque patriarcati, [...] vennero considerati ‘senza capo’: il nome rimase loro anche quando, sotto l’imperatore Anastasio, tra 511 e 512, conquistarono le sedi di Costantinopoli, Alessandria e Antiochia. Tra i capi del movimento ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] la fine del 545. Fu il suo successore Stefano a prendere l'iniziativa di proclamare il rifiuto di Roma e interrompere la comunione con Menas, che aveva accettato di sottoscrivere l'editto. Ma fin dalle prime fasi del dibattito P., insieme al diacono ...
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Giussani, Luigi
Sacerdote (Desio 1922-Milano 2005). Docente al liceo Berchet di Milano, attratto dalla problematica educativa, nel 1954 fondò Gioventù studentesca, da cui sotto la sua guida sorse, dopo [...] per i laici eresse e confermò in persona giuridica per la Chiesa l’associazione laicale denominata «Fraternità di comunione e liberazione», dichiarandola a tutti gli effetti associazione di diritto pontificio. Durante il pontificato di Giovanni Paolo ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] , confermava le sentenze dell'876, il vescovo deposto sollecitò umilmente il perdono del papa. F. ottenne di essere ammesso alla comunione dei fedeli laici in cambio dell'impegno scritto ad abbandonare Roma per sempre e a non tentare di recuperare la ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui" (Lumen gentium "Luce delle genti", 1964).
Struttura e compiti
La Chiesa cattolica è organizzata a più ...
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Presso gli antichi Romani, il pasto più importante della giornata, che aveva inizio nel tardo pomeriggio e poteva prolungarsi fino a notte alta.
Ultima c. Quella di Gesù con gli Apostoli, quando istituì [...] il sacramento dell’Eucaristia.
Santa c. Nella terminologia dei riformati, la comunione eucaristica amministrata secondo i riti propri di ciascuna Chiesa. ...
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comunione
comunióne s. f. [dal lat. communio -onis (nei sign. 2 e 3 dal 4° sec.), der. di communis «comune1»]. – 1. a. L’esser comune a più persone, comunanza: c. di averi, di beni, di diritti; c. di vita. In partic., nel linguaggio giur.:...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...