CENNINI, Sebastiano
Bruno Santi
Figlio di Domenico di Bernardo e di una Maria, nacque nel 1481 (Bacci, 1901), o più probabilmente poco prima del 1480, anno in cui il nonno Bernardo denunzia nella portata [...] London 1930, I, n. 1117 bis).
Almeno fino al 1531 - secondo la testimonianza di B. Cellini - il C. dovette preparare i coni per le monete che uscivano dalla Zecca della Repubblica. Il 20 nov. 1525 egli figura come stimatore per conto del Comune di ...
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RHODOS (῾Ρόδος, Rhodos, Rhodus)
A. Bisi
Divinizzazione, introdotta in età ellenistica, della città e dell'isola omonime (v. rodi).
Nella personificazione dello stato rodio, cui si tributa culto, confluisce [...] un'eco remota del carattere solare proprio dell'eroina dell'isola, ovvero per un'influenza del tipo monetario, diffusissimo in tutti i conî rodî, con la testa raggiata di Helios. Da notare che nelle monete del IV sec. a. C. il diadema di R. sembra ...
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Vedi PROFECTIO dell'anno: 1973 - 1996
PROFECTIO
A. Fraschetti
Con questo termine è indicata la partenza dell'imperatore, generalmente ab urbe sua, cioè da Roma, per campagne militari; avvenimento questo [...] ad una p. di Licinio.
Comunque mentre è possibile ricavare con una certa sicurezza una iconografia abbastanza omogenea della p. dai conî monetali in cui l'evento è identificato dalla leggenda, diverso è il caso dei rilievi, i quali non ripetono alcun ...
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BONZAGNI (Bonzagna, Bongiovanni), Giovan Giacomo
Graham Pollard
Figlio di Giovan Francesco e Maria Caterina Marolli, nacque a Parma il 19 febbr. 1507. Il primo documento che lo indica presente a Roma [...] Giovan Federico, suo fratello minore, lavorava alla zecca come aiuto incisore, ed è probabile che sia stata affidata a lui l'incisione dei coni del Bonzagni.
Il B. morì a Roma il 10 genn. 1565 e fu sepolto nella chiesa di S. Rocco; il fratello Giovan ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] di costituire il primo manufatto in serie della storia. Il numero di esemplari prodotti da una sola coppia di coni poteva peraltro variare enormemente, in media da cinquemila a trentacinquemila (Grierson, 1984, pp. 162-163).L'arte monetale romana ...
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Vedi CESARE dell'anno: 1959 - 1994
CESARE (C. Iulius Caesar)
A. Giuliano
Nato a Roma il 1° luglio del 100 o del 102 a. C., bandito da Silla, prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e [...] in età augustea ed in età traianea. I ritratti testimoniati sui conî derivano da originali a tutto tondo: essi sono rappresentati da un attraverso successive copie.
Un ritratto, rappresentato su alcuni conî del 44 a. C., presenta il volto rivolto in ...
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LICINIA EUDOSSIA (Licinia Eudoxia)
C. Bertelli
Imperatrice d'Occidente, 439-455.
Figlia dell'imperatore d'Oriente Teodosio Il e di Aelia Eudokia (v. eudossia), nata nel 422. Nel 424 era già fidanzata [...] quasi sperimentale ricca di spunti per lo sviluppo futuro.
Nel tipo sopra ricordato, con l'Augusta di profilo, mentre alcuni conî presentano una forma di diadema non molto lontano da quello di Flacilla, in altri questo è sormontato da alcune gemme a ...
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DIOCLEZIANO (C. Aurelius Valerius Diocletianus)
D. Faccenna*
Imperatore romano.
Nato c. il 243 d. C. in Dalmazia. Raggiunse sotto Aureliano e Probo le più alte cariche militari; alla morte di Numeriano [...] Nicomedia. L'importanza del ruolo delle monete nella iconografia dioclezianea è attenuata dal fenomeno dell'appiattimento dei conî, dal gusto dell'ornamentalismo, dalla stilizzazione del ritratto secondo la concezione astratta orientale del sovrano e ...
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BOLZONI (Bolsoni), Andrea
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel marzo 1689. Rimasto privo del padre in giovane età, si iniziò al lavoro di incisore sotto la guida dello zio Francesco. Seguì i corsi [...] distrutte o disperse (per es. la Erodiade di Carlo Bononi, già nella chiesa di S. Benedetto distrutta nel 1944).
Il B. eseguì anche conî per la zecca di Ferrara; nel 1728 si recò a Modena per studiare la tecnica ivi in uso; nel 1737 fu, per breve ...
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GRAZIANO (Flavius Gratianus)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano. Figlio di Valentiniano I e Severa, nacque a Sirmio in Pannonia nel 359. Proclamato Augusto dal padre (nell'anno 367) gli succedette [...] , si è riconosciuto G. nella testa, purtroppo assai mutila, del Museo Provinciale di Treviri (Trier), che ricorda taluni conî per la delicata lavorazione delle superfici e per la concezione massiccia e volumetrica del capo. Poco aggiungerebbe alla ...
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avventizio
avventìzio (ant. avventìccio o avvenitìzio o avvenitìccio) agg. [dal lat. adventicius, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuto da fuori: gente a.; la borghesia più piccola e l’avventizia del contado (Carducci); vocaboli a. (Machiavelli)....
biconico
bicònico agg. [comp. di bi- e conico] (pl. m. -ci). – In geometria, di oggetto la cui forma ricorda quella di due coni uniti per il vertice: antenna b., tipo di antenna per radioonde, che ha appunto tale forma. Nell’uso com., anche...