Roma
Arsenio Frugoni
Isa Barsali Belli
Pier Vincenzo Mengaldo
La R. che D. conobbe è quella della signoria pontificia di Bonifacio VIII. Quasi un lungo preambolo era stato il periodo dell'influenza [...] spirituale, con l'insofferenza di Filippo il Bello di fronte alle immunità ecclesiastiche - Bonifacio poté si riallaccia al concetto sacrale di R. e all'interpretazione provvidenziale della sua storia, per cui la fondazione e lo sviluppo della città ...
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CASTIGLIONI, Niccolò
Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni fu Compositore dalle caratteristiche del tutto atipiche; il suo singolarissimo mondo di immagini e il linguaggio musicale privo di pregiudizi [...] più frequente la riflessione sul concetto di humilitas nei suoi scritti del periodo, per lo più non destinati alla Bressanone. È l’allegria delle vetrate della chiesa, tutte colorate e belle, niente a che fare con il consumismo del vetro dietro al ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] consonante non può prescindere dal concetto di funzione, dato che esistono e i click, al contrario, sono per lo più sordi in quanto la laringe è del l’apice della lingua ([ɖ] in [ˈbɛɖɖu] bello in dialetto siciliano). Nel luogo palatale (➔ palatali), ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama del filosofo maiorchino Raimondo Lullo è soprattutto legata all’ars combinatoria, [...] nel pianto Raimondo stava all’ombra di un bell’albero e cantava il suo poema Lo sconforto, per alleviare un po’ il dolore in: bonificativum o bonificans, che esprime l’attività del concetto (ciò che produce il bene); bonificabile o bonificatum, che ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] ), precede l’oggetto, cioè il suo complemento. Accade lo stesso nel sintagma nominale, la cui testa è il Coris)
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a. *una molto bella tavola
b. *un molto alto ufficiale [ , UTET.
Ramat, Paolo (1980), Il concetto di “tipo” in linguistica, «Lingua e ...
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CONTINI, Gianfranco
Paola Italia
Nacque a Domodossola il 4 gennaio 1912 da Riccardo (nato a Chiari, provincia di Brescia), impiegato ferroviario, e da Maria Cernuscoli (nata a Rivolta d’Adda, in provincia [...] linguistica e stilistica a cui non era indifferente lo stesso critico se, come Adriano Seroni aveva , prendeva forma il fondamentale concetto di diffrazione, ovvero una da R. Cicala e M. Villano, Il bello e il vero, che ha ricostruito il sodalizio ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] quegli anni affluivano testi, scolari e concetti del razionalismo cartesiano e dell'empirismo all'opera d'arte; lesse lo Shaftesbury, preliminare al più tardo e cui il C. sviluppa la sua teoria del bello e sottopone ad attento esame la Inquiryinto the ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] 'unico figlio, Francesco, nato il 16 dic. 1795. Il matrimonio lo mise in rapporto con M. Cesarotti, amico e confidente della Cislago del C. circa il "Bello ideale" e l'imitazione, mentre se ne discostava, a proposito dei concetto di "Grazia" (ibid.; ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] principali erano costituite da una dissertazione introduttiva Sopra lo studio delle belle lettere e sul gusto moderno di quelle (1780 tempo, e che d'altra parte non implicava affatto il concetto di popolonazione. In realtà il pensiero dei B. non esce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La modernità segna una vera irruzione dell’utopia nella storia: l’utopia, il progetto [...] è l’opposto dell’utopia.
Si giunge così al degradato concetto corrente del “bello ma impossibile”, di cui si dice “è un’utopia”; governo; un governo di tipo paterno, in una convivenza amabile, dove lo stato è come una famiglia (pp. 148, 192-94).
Il ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...