VOLPI, Franco. –
Domenico M. Fazio
Nacque a Vicenza il 4 ottobre 1952 da Mario e da Teresa Chilovi.
Studiò al liceo classico Antonio Pigafetta di Vicenza, dove ebbe come professore di filosofia Giuseppe [...] di Padova, dove si formò con lo studioso di Aristotele Enrico Berti e il conosce e pratica il rigore del concetto e dell’interrogazione, e al valore fondamentale della tolleranza? C’è del bello anche nel relativismo e nel nichilismo: inibiscono ...
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vivere
Alessandro Niccoli
È presente in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con circa 120 occorrenze, ma la maggior parte degli esempi appartengono al Convivio (51) e alla Commedia (51).
Le [...] è solo dell'uomo, ed è questa peculiarità che lo distingue dagli altri esseri viventi: Cv IV VII 11 Sì perché necessariamente implica il concetto di organismo, il verbo XV 131 A così riposato, a così bello / viver di cittadini... / Maria mi ...
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poetica
Dal lat. (ars) poetica, gr. ποιητική (τέχνη). Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista [...] più ampia riflessione sul concetto di p. nasce dal diversa (alla loro origine può essere posto lo stimolo potente esercitato dal trattato Sul sublime, regole e di precetti per il ‘bello scrivere’. Tale differenziazione funzionale dei due termini ...
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Torti, Francesco
Mario Fubini
Si è talora ricollegata la critica dantesca del T. (1763-1842) al pensiero del Vico sulla Commedia: ma se dell'autore della Scienza Nuova il T. sembra avere una conoscenza [...] le esprime "; e questo è il concetto cardine della sua critica dantesca, conforme sua critica dantesca.
Così egli offre un bell'esempio di quello che nella Commedia è mai veduto chi meglio di lui fissato abbia lo sguardo in quell'Oceano di luce? "; ...
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sangue
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nella Vita Nuova, con il significato e in usi estensivi tuttora comuni; due esempi nel Fiore, nessuno nel Detto.
In Pg V 74 Iacopo del Cassero, [...] è ancora vivo, ricorre alla perifrasi concettosa non son rimase acerbe né mature / obducti concreto sanguine fluctus "; cfr. anche Cesare Bell. Civ. n 4-5).
Il s. vene disperso, / fuggendo corre verso / lo cor, CIII 45; vidivi entro terribile stipa ...
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virtu
virtù
Il termine non ebbe originariamente quel significato specificamente morale che ha avuto in seguito nelle dottrine filosofiche e religiose. Il termine greco ἀρετή e quello latino virtus stanno, [...] Un senso interiore guida l’uomo nella vita morale e lo spinge a fare il bene e a essere felice del l’uomo verso il buono e verso il bello, così come l’amore («eros») eleva la morali, 1759, III,1). Tale concetto di v. come innato senso morale e ...
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esempio (essemplo; essempro)
Enrico Malato
Francesco Tateo
D. usa generalmente la forma ‛ essemplo ' in tutte le sue opere (solo nei due luoghi del Purgatorio e in due luoghi del Paradiso il Petrocchi [...] via analogica, del concetto di trasumanazione, altrimenti valutazione positiva in Cv IV XIX 5 con bello e convenevole essemplo, negativa in Pd XVIII in Vn XV 8 ne la seconda [parte] manifesto lo stato del cuore per essemplo del viso; in Rime LXXXIII ...
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BOCCHI, Francesco
Silvana Menchi
Nacque a Firenze nel 1548 da Bartolomeo e Lisabetta Papi, in seno a una famiglia che godeva di un certo prestigio ma, a quanto sembra, di non grandi risorse. Dopo la [...] dedicati a temi tanto diversi, il concetto di eloquenza si svuota del suo un programma di adulazione cortigianesca; lo sdegnoso amor di patria dei una traduzione del B. del libro IV del De bello gallico di Cesare (Arch. Buonarroti 127); fra le ...
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ordinare
Federigo Tollemache
O., verbo di uso prevalentemente filosofico, ricorre assai spesso sia nel Convivio, sia nel latino della Monarchia, ma è presente anche nelle altre opere.
Rifacendosi alla [...] che fa quello a che ella è ordinata, e 12 lo sermone... è ordinato a manifestare loconcetto umano; XI 3, III XV 9; IV IV 1 disposto. E quando elli è bene ordinato e disposto, allora è bello per tutto e per le parti, ordinato è solo il derivato di ...
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DE VIRGILI, Pasquale
Maria Paola Saci
Nato a Chieti il 17 nov. 1810 da Giustino e da Concetta De Pasquale, di agiate condizioni economiche, studiò nella sua città natale dapprima sotto la guida del [...] distrugge l'unità del concetto, fino a renderlo irrappresentabile terre des morts?). P. Calà Ulloa lo lodò per il realismo e l'originalità del pur riconoscendogli "viva fantasia" e "luoghi di bello effetto", giudicava che la "forma artistica manchi ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» tutti, una lotta contro il tempo per...