riduzione
riduzióne [Der. del lat. reductio -onis "atto ed effetto del ridurre e del ricondurre", dal part. pass. reductus di reducere (→ ridotto)] [ALG] [ANM] I vari signif. particolari del termine [...] rispondono tutti in genere al concetto di operazione che conduce a una semplificazione; per es.: (a) r. dei termini simili (in un polinomio) consiste nel fare la somma algebrica dei monomi simili, sostituendo un solo monomio al posto di essi; (b) r. ...
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Diritto
M. cautelari
Provvedimenti provvisori e immediatamente esecutivi miranti a evitare che il trascorrere del tempo possa provocare un pericolo per l’accertamento del reato, per l’esecuzione della [...] retta orientata, o per la m. di angoli tra rette di un fascio orientato ecc.
M. secondo Peano-Jordan e Lebesgue
Il concetto elementare di m. si estende, nelle matematiche superiori, a enti più generali e a casi più generali. Quando si consideri un ...
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Geometra greco (sec. 4º a. C.); contemporaneo di Platone, contribuì, secondo Eudemo, "ad aumentare il numero dei teoremi conosciuti e a giungere a un insieme più scientifico". Fu uno dei cultori del metodo [...] analitico e nella sua scuola maturò il concetto di diorisma. ...
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Informatica teorica
Giorgio Ausiello
Con l'espressione informatica teorica ci si riferisce a un complesso di discipline scientifiche aventi per oggetto lo studio formale degli strumenti, dei metodi [...] degli anni Sessanta, sono stati Juris Hartmanis, Richard E. Stearns e Philip M. Lewis, i quali hanno definito e studiato il concetto di classe di complessità per le macchine di Turing. A tali studi hanno fatto seguito quelli di Manuel Blum e Albert ...
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dominio
domìnio [Der. del lat. dominium, da dominus "padrone"] [LSF] (a) L'esercitare una determinante influenza. (b) Una definita regione dello spazio in cui si manifesta un determinato fenomeno. (c) [...] Per estensione del signif. precedente, cioè del concetto di d. dello spazio, si considerano anche insiemi di natura diversa, nei quali la variabile non è spaziale ma, per es., temporale (d. del tempo) oppure, per ulteriore estensione, una determinata ...
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Matematico e logico matematico britannico (Londra 1912 - Wilmslow, Cheshire, 1954). Pioniere della scienza dell'informazione e dell'intelligenza artificiale, ha legato il suo nome, in particolare, a un [...] metodo da lui indicato per dare un significato preciso al concetto intuitivo di funzione effettivamente computabile mediante una macchina astrattamente definita (macchina di T.).
Dal 1948 fu lettore di matematica all'univ. di Manchester. Dalle sue ...
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Modelli, Teoria dei
Silvio Bozzi
Malgrado le modeste origini che ne hanno segnato la nascita, la teoria dei modelli ha sviluppato nel corso del tempo idee e metodi che l'hanno resa uno dei settori più [...] tipo in modo che la struttura risultante sia estensione di ogni Mj. È questo il colimite o la somma della catena limMj. Il concetto di limite, d'altra parte, si applica anche alle catene di estensioni elementari
[14] M1 〈 M2 〈 M3 ...
e in questo caso ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] di soluzioni di sistemi non lineari parabolici. G. Da Prato e P. Grisvard hanno sviluppato una teoria basata sul concetto di regolarità massimale che utilizza stime a priori. Strumento importante per la dimostrazione dell’unicità della soluzione è la ...
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tricotomia
tricotomìa [Comp. del gr. trícha "in tre parti" e -tomia, sul modello di dicotomia] [ALG] Nella teoria degli insiemi, termine per indicare la situazione in cui si danno tre possibilità. ◆ [...] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, la situazione in cui un concetto è diviso in tre (come nella dicotomia esso è diviso in due). ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] ma nulla può dirci circa la realtà dei rapporti tra gli oggetti nel momento i cui essi siano considerati in sé.
Il concetto di s. dall’Ottocento a Einstein
Nel 19° sec. sono principalmente i matematici e i fisici che si rivolgono alla ricerca delle ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...