Strutture antigeniche di tipo proteico presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici. Furono scoperti nel 1900 da K. Landsteiner. Attualmente sono state individuate [...] abbiano nel siero alloagglutinine specifiche capaci di distruggere i globuli rossi del donatore. Da questo si è sviluppato il concetto di donatore universale per gli individui di gruppo 0 e di ricevente universale per gli individui di gruppo AB ...
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In fisiologia, forma elementare di attività nervosa consistente nella risposta automatica, involontaria, di un effettore (muscolo, ghiandola ecc.) alla stimolazione di un recettore. Il r. è mediato da [...] più complessi rapporti col mondo esterno; inoltre, superando i limiti del terreno fisiologico, cercò di applicare il concetto di condizionamento ad alcuni aspetti della patogenesi dell’isteria, delle nevrosi ossessive e della paranoia. Dalla scoperta ...
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Medico (Capodistria 1561 - Venezia 1636). Addottoratosi a Padova nel 1582, iniziò fin da allora le sue ricerche quantitative sul metabolismo. La tradizione che lo vuole in Polonia, tra il 1587 e il 1599, [...] . Sia pure all'interno di una fisiologia tradizionale, in S. è netto il passaggio da una esperienza qualitativa a una sperimentazione quantitativa (centrale è il concetto di pondus), che ne fa uno degli iniziatori della cosiddetta iatromeccanica. ...
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Mente e cervello
Pietro Calissano
Il cervello
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la parte più consistente, ha la funzione di ricevere informazioni dal mondo esterno, elaborare queste [...] ne risenta e perisca, anche se tutte le altre sono ancora perfettamente funzionanti. Non a caso, per ritornare alla erroneità del concetto vitalistico, oggi si sa che con la morte cerebrale, che decreta la morte dell'individuo pensante, non vi è la ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] un isolamento riproduttivo di grado variabile.
Fra i più rilevanti avanzamenti teorici recenti in g. delle p. u. vi è il concetto di coalescenza, che si applica a ogni gene o, per estensione, a ogni tratto di DNA in cui l'impatto della ricombinazione ...
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STAROBINSKI, Jean
Massimo Colesanti
Critico letterario e medico svizzero, nato a Ginevra il 17 novembre 1920. Di famiglia originaria della Polonia, ha studiato a Ginevra medicina e lettere, e ha conseguito [...] e di corpo, che sono essenziali nella personalità di S. (e lo ha ben visto G. Poulet).
È da tenere presente il suo concetto di critica, quale appare soprattutto in L'øil vivant (1961; trad. it., 1977) e in La relation critique (1970; trad. it., 1975 ...
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Neuropsicologo statunitense, nato a New York il 16 ottobre 1909. Ha conseguito la laurea in psicologia (1933) e il dottorato in psicologia clinica (1935) presso la Columbia University. Dopo un periodo [...] infine i numerosi contributi sulla storia dell'afasia, dell'aprassia, del pensiero spaziale e sulla evoluzione del concetto di dominanza emisferica.
B. ha esercitato grande influenza sulla neuropsicologia moderna con la pubblicazione di circa 2000 ...
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Ischemia
Alessandro Menotti
Si definisce ischemia (dal greco ἴσχω, "trattenere, arrestare", e αἶμα, "sangue") il deficiente apporto di sangue in un distretto più o meno limitato dell'organismo, per [...] almeno in parte le differenze di incidenza e mortalità tra popolazioni diverse. Nel settore della cardiopatia coronarica questo concetto è applicabile al livello medio della colesterolemia, al consumo di grassi saturi nella dieta e al livello della ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] dati fondamentali della psicologia, sui quali lo psicologo doveva lavorare allo scopo di costruire delle teorie della mente; questo concetto affondava le sue radici nella filosofia empirista inglese, in particolare nel pensiero di J.S. Mill, il quale ...
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BARBACCI, Ottone
Mario Crespi
Nato a Rosignano Marittima, in provincia di Livorno, il 26 ott. 1860, si laureò in medicina e chirurgia a Pisa nel 1882, abilitandosi poi, nel 1884, all'esercizio della [...] di Marchi e Algeri, in Lo Sperimentale,memorie originali, XLV [,891], pp. 386-407). Il B. espresse ripetutamente il concetto, poi confermato dagli autori più modemi, che i sistemi di fasci nervosi non rappresentano formazioni rigidamente chiuse, come ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...