Diritto privato (p. 51). - A differenza del cod. civ. italiano del 1865, il codice 1942 ha dato alle associazioni (il termine "corporazione" è rimasto solo per indicare gli organismi dell'ordinamento sindacale [...] religiose (art. 20); culturali e scientifiche (art. 33); professionali (art. 39); politiche (art. 49).
Bibl.: G. Salemi, Concetto e contenuto giuridico dell'associazione, in Circolo giurid., 1909; F. v. Calker, Der Begriff des Vereins, in Zeitschr ...
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POLIZIA (XXVII, p. 681; App. II, 11, p. 568)
Calogero MARROCCO
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Polizia scientifica (XXVII, p. 686). - La raffinatezza e la perfezione raggiunte dalla tecnica criminale, che risente anch'essa degli [...] n. 1083, un corpo di p. femminile formato di ispettrici di p. (carriera direttiva) e assistenti di p. (carriera di concetto). Suo compito è quello di collaborare con la polizia maschile, completandone e perfezionandone l'opera in tutti quei compiti ...
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Giurista, nato a Trani il 17 agosto 1884. Professore universitario (dal 1923) ha insegnato diritto ecclesiastico nelle università di Catania, Perugia, Macerata, Pisa, Firenze, Milano (Cattolica del Sacro [...] dei beni ecclesiastici, vol. I, Storia e dottrina degli istituti (Roma 1912), La separazione tra Stato e Chiesa come concetto giuridico (Roma 1913), Le condizioni giuridiche della conciliazione tra lo Stato e la Chiesa cattolica in Italia (Roma 1915 ...
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Ambiente e istituzioni internazionali
Bernd Von Droste
(UNESCO, World Heritage Centre, Parigi, Francia)
Mechtild Rössler
(UNESCO, World Heritage Centre, Parigi, Francia)
Anja Von Rosenstiel
(UNESCO, [...] a livello mondiale.
La Conferenza di Rio ha considerato anche la questione dei modi di attuazione delle decisioni prese: il concetto alla base dell'adozione di convenzioni globali è stato quello di "pensare a livello mondiale, agire a livello locale ...
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MORA (lat. mora; fr. demeure; sp. mora; ted. Verzug; ingl. delay)
Carmelo Scuto
La parola "mora" in senso giuridico, come nel linguaggio comune, significa ritardo. Essa si trova usata in disposizioni [...] (mora solvendi) e la mora del creditore (mora accipiendi); l'una e l'altra, pur avendo in comune il concetto generale di ritardo nell'adempimento, sono due istituti diversi, differendo sostanzialmente per la diversa posizione che il debitore e il ...
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VEDOVANZA
Fulvio Maroi
È lo stato in cui viene a trovarsi un coniuge alla morte dell'altro.
Uno degli usi più diffusi sia fra i popoli di più antica civiltà (Cina, India), sia fra le popolazioni inferiori, [...] . La maggiore insistenza con cui la pratica si afferma nei riguardi della vedova rivela che essa si ricollega al concetto dell'inferiorità giuridica e morale della donna. Si deve qui per altro richiamare l'obbligo, in apparenza contrastante con ...
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CESARINI SFORZA, Widar
Giovanni Tarello
Nacque a Forlì il 5 sett. 1886 dal conte Lotano e Maria Vescovini. Dopo gli studi classici si addottorò, a Bologna, in giurisprudenza ed in filosofia. Nei primi [...] diritto collettivo (in Archivio di studi corp., VII [1936], 1, pp. 22-45), che è importante perché delinea il concetto di "collettivo" come né "pubblico" né "privato" e diverso da entrambi, con una caratterizzazione destinata a lunghissima vita tra ...
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Penalista, oratore e uomo politico italiano (S. Benedetto Po 1856 - Roma 1929). Appartenente all'estrema sinistra e militante nel partito socialista (a capo della corrente cosiddetta integralista), ne [...] lingue, influì largamente sulla legislazione penale degli altri paesi. Il F. nega il libero arbitrio e il correlativo concetto di responsabilità morale, giustificando la punibilità del reo non con la moralità della sanzione, ma col valore di questa ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] fatto, per sfasamenti temporali tra produzione e percezione di r. e per varie altre ragioni, la coincidenza non si avvera.
Lo stesso concetto di r. individuale non è del resto facile a determinare, e si discute se escludere o no dal r. i cosiddetti ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] come esimente di responsabilità, dovrebbe far qualificare quest’ultima come oggettiva, prescindendosi totalmente dalla colpa.
Filosofia
Il concetto di c. ha assunto nella storia della filosofia diversi significati a seconda che esso sia stato inteso ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che la mente si è formata dell’intima essenza...