Teologo e iniziatore dellaRiforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] da tempo gli offrivano protezione e appoggio militare) e tutti i laici con responsabilità politiche a convocare un conciliodiriformadellaChiesa, affermando che ogni credente è sacerdote, contro il presunto primato dei chierici sui laici, e che la ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore dellaRiforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] da tempo gli offrivano protezione e appoggio militare) e tutti i laici con responsabilità politiche a convocare un conciliodiriformadellaChiesa, affermando che ogni credente è sacerdote, contro il presunto primato dei chierici sui laici, e che la ...
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Riforma
Paolo Ricca
Ritorno al Vangelo
Il vasto movimento di rinnovamento della fede e della pietà nella Chiesa cristiana d’Occidente, sorto intorno agli anni Venti del 16° secolo e poi chiamato dagli [...] metà circa dei cristiani dell’Occidente europeo accettò la Riforma, dando vita a diverse chiese nazionali, dette protestanti o evangeliche. Quanto ai cattolici, che costituivano l’altra metà, risposero convocando il Conciliodi Trento (1545-63), che ...
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Concilio universale, fra i più importanti dellaChiesa cattolica (1545-63).
A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già al tempo di Clemente VII: per il suo disegno [...] e senza la partecipazione dei protestanti. Subito si discusse se il concilio dovesse iniziare a trattare diriforma disciplinare dellaChiesa, come chiedeva, con altri, Carlo V, o di questioni dottrinarie, come auspicava il papa. Si decise che le ...
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DELLA PORTA, Ardicino
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Piacenza, nacque a Suno in provincia di Novara, da Genesio, dottore in legge, nella seconda metà del XIV secolo. Prese in moglie Gioacchina [...] di nuovo discussa la causa tridentina, presente l'imperatore Sigismondo; come anche, nell'ottobre, a quella in cui si erano discussi alcuni articoli sulla progettata riformadellaChiesa.
Eletto papa Martino V (11 nov. 1417), e avviandosi il concilio ...
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RiformadellaChiesa
Con questo nome si intende generalmente il processo svoltosi nella cristianità occidentale tra 11° e 12° sec. volto a sganciare le istituzioni ecclesiastiche dal controllo dei laici [...] di questo movimento va segnalato il Conciliodi Sutri del 1046 in cui l’imperatore Enrico III depose i tre papi rivali allora esistenti, rappresentanti delle fazioni dellRiforma. Tale scontro raggiunse il livello più alto sotto il pontificato di ...
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DELLA CORNIA (Della Corgna, Della Corgnia), Fulvio (Fulvio Giulio)
Irene Fosi Polverini
Figlio di Francesco, detto Francia, e di Giacoma Ciocchi Del Monte, nacque a Perugia nel novembre 1517. Discordi [...] Stefani con congrua di 100 scudi annui da prendersi ad arbitrio sulle rendite dellachiesa e del monastero. La controversia con i benedettini si trascinò per anni e fu condotta anche davanti alla sacra congregazione del Concilio che sentenziò la ...
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DELLA ROVERE (Rouere, Pellizzonus), Papiniano
Giuseppe Briacca
Appartenente ad una nobile famiglia, nacque a Torino verso la metà del sec. XIII. In un documento del 1271 è indicato con il cognome Pellizzoni; [...] suffraganei, tra cui il D., al concilio provinciale in preparazione all'assise ecumenica di Vienne, al fine di redigere rapporti sulla riforma e sui bisogni dellaChiesa. Il D. non intervenne di persona: si fece rappresentare da due procuratori ...
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DELLA CROCE, Francesco
Franca Petrucci
Milanese, nacque nel 1391 secondo alcune fonti, nel 1409 secondo altre, da Martino, conte palatino. Abbracciata la carriera ecclesiastica, si distinse per la sua [...] la sua presenza al concilio per tutto il 1434: nel dicembre di quell'anno fu incaricato di esaminare, insieme con altri due deputati, la supplica dei prelati e canonici dellaChiesadi Utrecht. Troviamo testimonianze della presenza del D. a ...
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Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), [...] gli hussiti S. non aveva mai però rinunciato al suo programma diriformadellaChiesa, e il Conciliodi Basilea si adunò (1431) dietro sua iniziativa. Convinto dell'opportunità di cingere la corona imperiale per esercitare una effettiva influenza sul ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...