INNOCENZO VIII Papa
Giovanni Battista Picotti
Giovanni Battista Cibo, nato a Genova nel 1432 da illustre famiglia imparentata con i Doria, era vissuto da prima alla corte aragonese, aveva studiato a [...] misure estreme contro il re, che aveva appellato al concilio: il papa dichiarò Ferrante privato del regno (11 tav. LXXIX.
Bibl.: L. Pastor, Storia dei papi, III, Roma 1912, e Supplemento, Roma 1931, e opere ivi citate; G. B. Picotti, La giov. ...
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INNOCENZO X papa
Giovanni Battista Picotti
Giambattista Pamfili, d'illustre famiglia di Gubbio stabilitasi in Roma dal sec. XV, nato a Roma il 7 maggio 1574, era stato avvocato concistoriale e uditore [...] 1627, pubblicato nel 1629), prefetto della S. Congregazione del concilio; aveva fama "di gran letteratura e di profondo sapere". Fu delle pene per danaro, la poca sicurezza interna di Roma, l'opera di falsario del sottodatario Mascambruno oscurarono ...
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LIBERIO papa
Mario Niccoli
Pontificò dal 17 (?) maggio 352 al 24 settembre 366, data della sua morte. Romano, eletto vescovo alla morte di Giulio I, l'inizio del suo pontificato segue di appena un anno [...] L. rimase unico vescovo della città. Intanto l'incerta situazione creata a Roma dallo scisma aveva vietato a L. di partecipare al concilio di Rimini. E del resto il vescovo di Roma non ebbe, in seguito, che una parte del tutto secondaria nell'azione ...
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Alla morte di Niccolò I (13 novembre 867), fu eletto il vecchio cardinale prete di S. Marco, Adriano, e consacrato il 14 dicembre. Continuò nelle medesime direttive tracciate dal suo grande predecessore, [...] pontefice aveva accolto a Roma Cirillo e Metodio, apostoli dei Moravi; e, morto il primo a Roma stessa (869), aveva , riaprì il giudizio contro Fozio, che fu condannato nel concilio costantinopolitano V, tenuto alla presenza dei legati papali, e fu ...
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Teofilatto, figlio di Alberico III, conte del Tusculo, e nipote di Benedetto VIII e di Giovanni XIX, alla morte di quest'ultimo, nel gennaio del 1033, fu fatto papa in età di forse dodici anni, per opera [...] Porta Latina, che prese il nome di Gregorio VI. Il concilio di Sutri, la sua deposizione, fatta pronunciare da Enrico III e le ambizioni dei Tusculani e di B., che, tornato a Roma, vi riassunse il papato l'8 novembre 1047, e, cacciatone il ...
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, Guido, figlio di Guglielmo conte di Borgogna, imparentato con la case regnanti di Francia, Germania, Inghilterra, fu nominato arcivescovo di Vienne nel 1088 da Urbano II e legato in Francia da Pasquale [...] , C. rinnovava nel concilio di Reims l'interdetto contro l'investitura laica e scomunicava l'imperatore e l'antipapa Gregorio VIII (29-30 ottobre 1119); quindi, assodata ormai la sua autorità in Francia, ritornava in Italia (1120) e a Roma, dov'era ...
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FORMOSO
Pio Paschini
. Vescovo di Porto dall'864, fu eletto papa il 6 ottobre 891, come successore di Stefano V. Uomo austero, s'era condotto con molto zelo nella missione presso i Bulgari, affidatagli [...] dopo la morte di Guido, nell'autunno 895, poté entrare a Roma da porta S. Pancrazio e il 22 febbraio 896 fu coronato imperatore aprile 896. Agiltrude indusse papa Stefano VI a indire un concilio per punire il defunto F.: il suo cadavere fu portato ...
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Romano. Eletto a successore di Leone IV, defunto il 17 luglio 855. Il decreto della elezione fu mandato agl'imperatori Lotario I e Lodovico II, per la convalidazione. Se non che, a Gubbio, gl'inviati pontifici, [...] dell'episcopato anglosassone; approvare l'operato del 2° concilio di Soissons (853) e riconoscere la primazia informato. Durante il suo pontificato B. beneficò specialmente le chiese di Roma e ricevette la visita di Etevulfo, re degli Anglo-sassoni, ...
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Teofilatto, figlio di Gregorio di Tusculo, alla morte di Sergio IV fu fatto papa dal partito tusculano col nome di Benedetto VIII e consacrato il 20 aprile 1012, mentre il partito dei Crescenzî levava [...] per intimo convincimento, alla riforma della Chiesa. Coronati in Roma il 14 febbraio 1014 Enrico e la regina Cunegonda, vi irregolari e l'alienazione dei beni ecclesiastici. In un concilio convocato a Pavia, a quanto pare nel 1018, pronunciò ...
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Figlio di Sigisvulto e quindi di razza germanica, con forma inusitata in Roma, da arcidiacono era stato da Felice IV suo predecessore designato a succedergli. Anzi a quest'atto papa Felice aveva dato una [...] troppo oltre (531). Egli approvò i canoni del concilio di Orange, tenuto nel luglio 529, che ebbe tanta VIe siècle, p. 143 segg.; Liber Pontificalis, ed. Duchesne, CCLXI, p. 281; Grisar, Roma alla fine del mondo antico, Roma 1930, pp. 322, 334. ...
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tridentino
agg. [dal lat. Tridentinus]. – Di Trento, relativo alla città di Trento (in lat. Tridentum), solo in determinate locuz. storiche e geografiche (in altri casi, si usa trentino): Concilio T., il concilio di Trento (1545-1563); catechismo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...