Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] come quelli con le Chiese orientali ai Concili di Lione (1245 e 1274) e soprattutto di Ferrara-Firenze-Roma (1438-45); altri tentativi si ebbero tra il 16° e il 19° sec., mentre maturava, in isolate figure di pensatori ed ecclesiastici (per es., J. ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] il quale gli Stati sostennero le tendenze episcopali, affermatesi nei Concili di Pisa (1409), di Costanza (1411-18) e di organo. Nella seconda metà del Cinquecento si determina a Roma il tipo di chiesa, suggerita dai dettami della Controriforma ...
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Giovanni Maria Mastai Ferretti (Senigallia 1792 - Roma 1878). Il suo pontificato (1846-78) è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: furono decenni particolarmente densi di avvenimenti che [...] . Rossi, P. IX, dopo l'assassinio di Rossi (15 nov.), abbandonò Roma, ove, il 9 febbr. 1849, fu proclamata la repubblica; da Gaeta, ospite Deludendo chi aveva sperato nel suo impegno per una conciliazione tra Chiesa e libertà, P. IX strinse invece ...
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Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] di Poděbrady re di Boemia per le compattate del Concilio di Basilea con gli utraquisti; scomunicò il duca Sigismondo e G. A. Campano); fece restaurare edifici e fortificazioni a Roma e nelle città del Patrimonio di S. Pietro; valendosi dell'opera ...
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Albino Luciani (Canale d'Agordo, Belluno, 1912 - Roma 1978) fu eletto papa il 26 ag. 1978, succedendo a Paolo VI. Nato da famiglia operaia, divenuto sacerdote (1935), fu vicario cooperatore nella parrocchia [...] di Vittorio Veneto; Paolo VI lo trasferì alla sede patriarcale di Venezia (1969) e lo nominò cardinale (1973). Partecipò al concilio Vaticano II e ai sinodi dei vescovi del 1971, 1974, 1977; dal 1972 al 1975 fu anche uno dei vicepresidenti della ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] idee penetrarono, pur fieramente contrastate, nell’Inghilterra che Enrico VIII aveva staccato da Roma. Il cattolicesimo corse ai ripari e la riforma cattolica dopo il Concilio di Trento si attuò come ‘controriforma’. Alle misure interne si associò il ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] di Pietro. - Atti apocrifi il cui originale greco, forse composto a Roma o in Asia Minore verso la fine del 2° sec., è noto tradizione ecclesiastica fino al sec. 4° è molto incerta. Il Concilio di Trento l'accolse nel Canone.
Vangelo di Pietro. - ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] difficili invece i rapporti con i Normanni, assai ostili, specialmente nei primi anni del pontificato. Convocò un concilio a Roma (1074), che riprese e continuò la lotta contro il clero simoniaco e concubinario, emanando disposizioni che suscitarono ...
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Nella Chiesa cattolica, suprema istituzione che esercita le funzioni di governo, dottrina e culto trasmesse da Gesù Cristo all'apostolo Pietro e ai suoi successori, quali suoi vicari.
Papato - approfondimento
di [...] mondo a Cristo e agli apostoli, mediante la successione apostolica nella sede di Pietro. Il Concilio ecumenico vaticano I (1870) ha riconosciuto al vescovo di Roma l'infallibilità in materia di fede e di morale, ossia la capacità di trasmettere senza ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] dai primi giorni del pontificato risolse di convocare un concilio generale (1534), che però fu rimandato per la riforme ulteriori. Fu gran mecenate, dette grandioso impulso all'edilizia di Roma, e protesse eruditi e letterati; a lui si deve la nomina ...
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tridentino
agg. [dal lat. Tridentinus]. – Di Trento, relativo alla città di Trento (in lat. Tridentum), solo in determinate locuz. storiche e geografiche (in altri casi, si usa trentino): Concilio T., il concilio di Trento (1545-1563); catechismo...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...