Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] e concorsi. Nel 2011 è stata inaugurata la struttura polifunzionale Opera diFirenze - Maggio Musicale Fiorentino.
Il 17° concilio ecumenico, aperto a Ferrara nel 1438, in contrapposizione al conciliodi Basilea; l’anno dopo fu trasferito a F., dove ...
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È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] vennero approvate invece le decisioni affermanti la superiorità del concilio sul papa.
17. DiFirenze: aperto nel 1431 a Basilea, sciolto da Eugenio IV (1437), riunito poi a Ferrara (1438), traslato a Firenze (1439) donde il suo nome, e chiuso a Roma ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] di Lendinara (Rovigo) nel 1905, a S. Miniato al Monte diFirenze nel 1924, a S. Michele in Bosco di Bologna nel 1933 e a S. Giorgio diFerrara Tamburrino, La Congregazione Sublacense, in Il monachesimo nel dopo concilio, cit., pp. 209-211.
129 Cfr. M. ...
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DI GIACOMO, Gennaro
Guido Panico
Nato a Napoli il 19 sett. 1796, in una famiglia piccolo borghese, a sei anni, già destinato alla vita ecclesiastica, fu posto nel seminario di Gaeta. Ne uscì nel 1805, [...] si fece propugnatore di una conciliazione tra lo Stato, di cui il D. progetto di legge per il trasferimento della capitale a Firenze: Atti l'epopea garibaldina, Città di Castello 1910, pp. 14, 124, 216; L. Ferrara Mirenzi, Due vescovi senatori del ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Conciliodi Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] M. Vegio) e riaprì lo Studium Urbis (10 ott. 1431) istituendovi due cattedre di greco, lingua impostasi all'attenzione degli studiosi con il conciliodiFerrara e Firenze e il contatto con i dotti bizantini.
Vita e attività
Agostiniano a S. Giorgio ...
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Prelato e diplomatico (Bologna 1375 circa - Siena 1443); certosino (1395), priore (1407) e visitatore (1412) dell'ordine, vescovo di Bologna (1417), di cui cercò diconciliare le guarentigie comunali con [...] (1435); in Italia, per quella tra Firenze, Venezia e Milano (1427); fu inviato a presiedere, come legato papale, il conciliodi Basilea (1432 e 1434-35) che dovette abbandonare, quindi quello diFerrara-Firenze. Fu beatificato nel 1744; festa, 10 ...
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Teologo bizantino (n. Costantinopoli - m. dopo il 1453). Accompagnò Giovanni VIII Paleologo al conciliodiFerrara e Firenze e a malincuore sottoscrisse il patto di unione, di cui poi fu sempre avversario [...] insieme con il fratello Marco. Scrisse numerose opere polemiche e descrizioni di Trebisonda, Imbro, Corinto, ecc. ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] come quelli con le Chiese orientali ai Concilidi Lione (1245 e 1274) e soprattutto diFerrara-Firenze-Roma (1438-45); altri tentativi si ebbero tra il 16° e il 19° sec., mentre maturava, in isolate figure di pensatori ed ecclesiastici (per es., J. ...
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Cardinale e vescovo di Fermo, nato a Capranica Prenestina nel 1400, morto a Roma il 14 luglio 1458. A 15 anni frequentava già l'università di Padova, dove ebbe a maestro Ciuliano Cesarini. Da Martino V [...] di molte missioni di fiducia, tra le quali quella della conciliazione dei cattolici e degli ortodossi al conciliodiFerrara Compose alcuni scritti, tra cui è noto quello sull'Arte di morire (Firenze 1477).
Bibl.: G. Catalanus, De vita et scriptis D. ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] (così dogmatico come morale), è viziato dalla difficoltà di eliminare altre ragioni di dissenso, di carattere etnico, nazionale e politico.
I concilîdi Lione (1274) e diFerrara-Firenze (1438-1439), che per pochi anni riuscirono a eliminare ...
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