Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] Lo sviluppo del dibattito teologico e le controversie nell’età di Costantino: Ario e il conciliodi Nicea, in Storia del cristianesimo, 2, cit., pp. , Atti del Convegno (Ferrara-Voghiera 3-4 giugno 2005), a cura di D. Pupillo, Firenze 2007 ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] Roma-Siena 1888.
B. Fontana, Renata di Francia, Duchessa diFerrara sui documenti dell'Archivio Estense, del Mediceo 1934, pp. 305-32; 43, 1935, pp. 87-156.
Id., Storia del Conciliodi Trento, I-IV, Brescia 1973-81, ad indicem.
N.S. De Otto, Paolo IV ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] al Collegio dei venti giuristi di Cesena. Completò i suoi studi di giurisprudenza all'Università diFerrara, sotto la guida dello che era stato l'applicatore rigoroso dei precetti del conciliodi Trento, il nemico dei protestanti, il creatore della ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] don Giovanni Minzoni, l’arciprete di Argenta, in provincia diFerrara, sostenitore del Partito popolare e G. Donati, Perché commemoriamo il conciliodi Nicea (31 maggio 1925), in La terza pagina de Il Popolo, a cura di L. Bedeschi, Roma 1973, p ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] ad esempio il richiamo di Ario dall’esilio, la ratifica della condanna di Atanasio al conciliodi Tiro, la sua deposizione il legittimo possesso, insieme al territorio diFerrara, possedimenti ingiustamente incamerati dalla Chiesa a partire ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] reclutamento e la carriera dei futuri papi dopo il conciliodi Trento. Fu Marcantonio Borghese (1505-1574) a porre Roma: più di mezzo milione di scudi, come conseguenza del conflitto con Venezia, per la fortificazione diFerrara rientrata in possesso ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] prestigio spirituale offuscato dal lungo periodo di scisma pontificio e di contese con i maggiori principi all'epoca dei grandi concilidi Costanza e di Basilea. La Repubblica non aveva contestato il ruolo di guida spirituale della Cristianità che la ...
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Gregorio X, beato
Ludovico Gatto
Tedaldo nacque a Piacenza e appartenne alla nobile famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata in alcun modo con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo dei suoi [...] ibid., VIII, 1726, coll. 871, 1020 ss.; Riccobaldo da Ferrara, Historia universalis ab a. 700 ad annum 1297, ibid., IX, "Gregorianum", 53, 1972; A. Franchi, Il settimo centenario del Conciliodi Lione II, "Oikoum", 14, 1974; H. Holstein, Bonaventura ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] . La quarta raggruppa quelle ostili alla povertà assoluta di un gran numero di vescovi: tra i più famosi, i due domenicani Durando di S. Porciano, vescovo di Le Puy, e Egidio diFerrara, patriarca di Alessandria. Fra i maestri che condividevano la ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] di Ercole d'Este, signore diFerrara, di cui lo storico era il celebratore. La rivalutazione di Federico II e di Manfredi, di avvenuta al conciliodi Lione, in cui Federico veniva contraddittoriamente accusato di incredulità e di maomettanesimo (" ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano Ferrara] s’è subito convertito,...