Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] criticare eccessivamente il comportamento di Teodosio II dopo il primo conciliodi Efeso, nel contempo tentando di limitare l’ingerenza imperiale nei lavori conciliari, con l’offrire come modello il comportamento di Costantino a Nicea.
55 Soz., h.e ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] il modello familiare. La reazione è immediata e, forse perché inefficace, reiterata. Dai canoni del conciliodi Elvira (306) sino a quelli diNicea (325), la coabitazione ascetica di uomini e donne è condannata, ma bisogna attendere il canone 17 del ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] sbrigative è detta della Controriforma o del Conciliodi Trento, fu, dentro di sé, la vittima forse più illustre. E nuova favola l'episodio così ispirato di Sofronia e Olindo, muta il nome di Erminia in Nicea e cancella le ottave che cantano della ...
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PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] conciliodi Efeso (431), quando si riconobbe a Maria il titolo di Theotókos. In qualche caso nell'abside si trovavano anche ritratti di antica, senza comprenderne veramente lo spirito. A Nicea, nuova capitale bizantina, la letteratura, la filosofia ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] catena: ad esempio il richiamo di Ario dall’esilio, la ratifica della condanna di Atanasio al conciliodi Tiro, la sua deposizione dalla tutta la vita la fede diNicea.
Alla fine della trattazione il giudizio di Tillemont sull’imperatore romano è ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] l’uso del cursus publicus. Nella lettera di convocazione, conservata solo nella versione siriaca dei canoni del concilio, Costantino allude alla centralità diNicea, preferita all’originaria proposta di Ancira, giustificando però la scelta con ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] e nel territorio, storicamente si esprime nella complessa geografia ecclesiastica palestinese. Gli atti dei concili, a cominciare da quello diNicea (325), aiutano a seguire lo sviluppo della geografia ecclesiastica parallela a quella amministrativa ...
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BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] i concilidiNicea, di Costantinopoli e simili; il concilio generale della sola Chiesa latina o della sola Chiesa greca, come i concili, di Ancira, di Neocesarea, del Laterano e di Lione; il conciliodi un patriarcato, sia latino sia greco, o di una ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] aderire fermamente al Credo diNicea, si richiamavano ad Atanasio, ma affermavano di rifiutare quanto fosse stato aggiunto successivamente. Ciò che si voleva significare con queste espressioni era che la via di una conciliazione consisteva per loro ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] e dei diritti temporali della Chiesa (lettera circolare di Gregorio IX, 1o luglio 1239, rapporto di Ranieri da Viterbo al conciliodi Lione e giustificazione di Innocenzo IV per la deposizione di Federico II, luglio 1245). Non si riscontrano che ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...