Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] (313), con il riconoscimento dei diritti e privilegi delle Chiese, con la convocazione del Conciliodi Arles (314) e del grande ConciliodiNicea (325) da lui stesso presieduto, Costantino può dirsi il fondatore del nuovo Impero cristiano e con ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] sembrò, a Costantino e più ancora al successore Costanzo II, più adatto l’arianesimo, condannato però nel ConciliodiNicea (325). Di qui il protrarsi delle dispute trinitarie, nel corso delle quali la Chiesa rivendicò, con la purezza della dottrina ...
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In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estensione, [...] , il patriarcato è attestato sicuramente dal tempo del ConciliodiNicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti di Roma (per l’Occidente), di Antiochia (per la Siria), di Alessandria (per l’Egitto). Veniva giustificato con il ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] suoi seguaci in Oriente76. Quanto grave fosse la spaccatura dei novazianisti lo mostra, tra l’altro, la decisione presa al conciliodiNicea su di loro: nel canone 8, da un lato, si pronunciava la condanna per quanti si ritenevano puri e non volevano ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] inconveniente54.
Nonostante la prudenza di cui Adriano I dovette dare prova nei confronti di Carlo dopo il conciliodiNicea, per non urtare la sua suscettibilità di propagatore della fede e di supremo controllore dell’organizzazione ecclesiastica ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] presto scatenatesi per occupare le sedi episcopali più importanti. Ne costituisce la prova più evidente il canone 15 del conciliodiNicea (325): gli oltre trecento vescovi presenti giungono, infatti, a un accordo, in base al quale si proibisce a un ...
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Lateranense IV, concilio
GGirolamo Arnaldi
Nei Dictatus papae di Gregorio VII, la XVI proposizione prescrive che "nessun concilio possa essere chiamato generale senza l'autorizzazione del papa". Si [...] soggette, legati papali e rappresentanti della Chiesa anglosassone. In quella sede fu contestata l'universalità del secondo conciliodiNicea (787), settimo degli ecumenici, che era stato presieduto dalla basilissa Irene e da suo figlio Costantino IV ...
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ortodossa, chiesa
Sergio Parmentola
I cristiani di rito greco
Sorto originariamente in ambito religioso, il termine ortodossia (dal greco orthòs «retto» e dòxa «opinione») significa «opinione conforme [...] lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio («Filioque»); gli ortodossi, invece, fedeli al dogma stabilito nel ConciliodiNicea (325), ribadirono che lo Spirito Santo procede solo dal Padre;
• gli ortodossi riconobbero l’autorità dell’imperatore ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del ConciliodiNicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] poi riconosciuto a Costantinopoli (381), come nuova Roma, e a Gerusalemme col Conciliodi Calcedonia (451). A questi cinque p., cui corrispondevano le basiliche patriarcali di Roma, se ne aggiunsero, sotto la spinta delle circostanze storiche, altri ...
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niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...
omousiano
omouṡiano agg. e s. m. [dal lat. tardo homousianus, der. del gr. ὁμοούσιος «consustanziale», comp. di ὁμο- «omo-» e οὐσία «sostanza»]. – Nella storia del cristianesimo, nell’ambito delle polemiche trinitarie del 4° sec., nome dato...