CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] nelle dichiarazioni ufficiali della Chiesa in occasione dei concili ecumenici diNicea (325), Costantinopoli (381), Efeso (431) e Calcedonia (451) e riassunti nella professione di fede diNicea.Già negli scritti neotestamentari vengono riferiti a ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] ibid. 2, p. 348), esortava tuttavia Giustiniano a non intraprendere nulla di nuovo in materia di fede limitandosi ad applicare le decisioni prese dai concilidiNicea, Costantinopoli, Efeso e Calcedonia, come pure dai suoi predecessori sulla cattedra ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] il modello familiare. La reazione è immediata e, forse perché inefficace, reiterata. Dai canoni del conciliodi Elvira (306) sino a quelli diNicea (325), la coabitazione ascetica di uomini e donne è condannata, ma bisogna attendere il canone 17 del ...
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BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] i concilidiNicea, di Costantinopoli e simili; il concilio generale della sola Chiesa latina o della sola Chiesa greca, come i concili, di Ancira, di Neocesarea, del Laterano e di Lione; il conciliodi un patriarcato, sia latino sia greco, o di una ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] aderire fermamente al Credo diNicea, si richiamavano ad Atanasio, ma affermavano di rifiutare quanto fosse stato aggiunto successivamente. Ciò che si voleva significare con queste espressioni era che la via di una conciliazione consisteva per loro ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] e dei diritti temporali della Chiesa (lettera circolare di Gregorio IX, 1o luglio 1239, rapporto di Ranieri da Viterbo al conciliodi Lione e giustificazione di Innocenzo IV per la deposizione di Federico II, luglio 1245). Non si riscontrano che ...
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BURALLI, Giovanni (fra' Giovanni da Parma), beato
Alfanso Maierù
Nacque a Parma intorno al 1208 da Alberto e da Antonia Bertani. Fu allevato da uno zio paterno, sacerdote e rettore dell'ospedale di [...] rappresentato Crescenzio da Iesi, troppo vecchio per viaggiare, al conciliodi Lione del 1245 (nel corso del quale fu condannato il papa lo incaricava di recarsi presso l'imperatore d'Oriente Giovanni III Ducas Vatatze diNicea, per trattare l'unione ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] rivolta al materiale opposto, quello ortodosso, ai simboli diNicea, Costantinopoli (I), Efeso, Calcedonia, nonché ai dogmi fissati dal secondo conciliodi Costantinopoli. Su questa base Massimo di Aquileia confutò come eresia la dottrina dell'"unica ...
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LUDOVICO da Pirano
Tommaso Caliò
Nacque nella città istriana di Pirano, probabilmente nei primi anni Ottanta del XIV secolo. Il padre Giorgio de Daljono, il cui nome è noto da un testamento rogato in [...] considerazioni teologiche, non era lecito apportare delle aggiunte dopo il divieto sancito al conciliodi Efeso di redigere o formulare una fede diversa da quella definita a Nicea. L. sostenne che l'additio è invece legittima in quanto si limita a ...
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Greco-ortodossi
EEnrico Morini
Piissimi e ortodossi, anziché empi ed eretici ‒ come ormai li percepiva l'Occidente latino dopo il definitivo consumarsi dello scisma tra Roma e Costantinopoli e il traumatico [...] di prenderne possesso; Basilio aveva poi rifiutato la sottomissione a papa Urbano II nel III conciliodidi legati papali a Costantinopoli e nel 1225 ambasciatore di Federico II a Nicea, traduttore in latino della liturgia di s. Basilio, fu autore di ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
niceno
nicèno agg. [dal lat. Nicaenus]. – Di Nicèa (gr. Νίκαια, lat. Nicaea), antica città della Bitinia a 40 miglia da Bisanzio. Simbolo o credo n., la professione di fede approvata dal I concilio ecumenico di Nicea (maggio-giugno 325) che...