ANSELMO da Baggio, santo
Cinzio Violante
Apparteneva alla famiglia da Baggio, che aveva il capitanato della pieve di Cesano Boscone, ed era nipote di quell'Anselmo (I) che era stato vescovo di Lucca [...] di tutti i membri dellaChiesa individualmente considerati, ma anche nei riguardi dell'episcopato riunito in concilio e dei potentati laici e dell Stickler, Il potere coattivo materiale dellaChiesa nella riforma gregoriana secondo Anselmo da Lucca, ...
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CESARINI, Giuliano
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Nacque a Roma nel 1398 da Andreuzzo e da Paolotia di Lorenzo Rustici.
Apparteneva ad un'antica famiglia patrizia romana, ormai decaduta, staccatasi [...] mano le aggiunte alle proposte diriforma elaborate da quattro cardinali per il conciliodi Pavia, poi trasferito a Siena.
La supposizione è avvalorata dalla circostanza che il loro autore dimostra una buona conoscenza delle usanze tedesche e inglesi ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] motivo Melantone ne interruppe di proposito la stesura. Alla fine approntò una redazione piuttosto conciliante che cercava ogni possibile aggancio delle dottrine riformatrici con le posizioni dellaChiesa cattolica. Inoltre considerò la lettura ...
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CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] dellariformadella Curia romana decisa da Paolo VI in attuazione della costituzione apostolica Regimini Ecclesiae Universae del 15 agosto 1967. Nella segreteria didellaChiesa e dei credenti che disponga a intese oneste e leali, conciliabili con ...
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Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] furono letti in pubblico, approvati solennemente e deposti negli archivi dellaChiesa romana. Del concilio, a parte alcune notizie cronistiche, sono pervenuti i canoni disciplinari e diriforma che furono promulgati il 27 marzo. Sono canoni che da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] l’attuazione diriforme politiche e sociali guidate dall’alto. A Napoli ricoprì incarichi militari e civili di grande tesi della supremazia del Concilio e definisce «il papato, formula sintetica dellaChiesa […], principio di ogni conciliazione». ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] La teoria musicale dell'E. va dunque raccordata ad un più generale proposito diriforma teorica, che assimila dellaChiesa e gli orientamenti radicalmente innovativi del pensiero contemporaneo.Significativa di questa esigenza di critica generale della ...
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FILONARDI, Ennio
Rotraud Becker
Nacque nel 1466 nel borgo di Bauco (oggi Boville Ernica, prov. Frosinone).
Nel 1484, sotto Sisto IV, entrò nella Curia romana. Solo sotto Alessandro VI fu nominato vescovo [...] della Lombardia e dello Stato dellaChiesa.
Il F. poté annunciare il pagamento delleconciliodi Pisa promosso dai Francesi. Riguardo al rinnovo dell'alicanza proposero di prorogarla per tutto il pontificato di sull'avanzata dellaRiforma a Costanza. ...
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CLES, Bernardo
Gerhard Rill
Nato l'11 marzo 1485 a Cles (Trento) da Ildebrando, maresciallo di corte di Sigismondo del Tirolo e consigliere di corte presso il "gubernium" austriaco, e da Dorothea Fuchs [...] concilio e la riformadella propria diocesi. L'8 apr. 1536, Paolo III incaricò otto cardinali, tra i quali il C. di elaborare la bolla di convocazione del concilio -71; B. Bonelli, Notizie istorico-crit. dellaChiesadi Trento, III, 1, Trento 1762, pp ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] di "verità", che professori e chierici dovevano accettare e o nemmeno per esercizio mettere in disputa"; tra esse: "La superiorità del concilio generale su quella de' papi e l'infallibilità dellaChiesa il Piano su la riforma del clero e degli ordini ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...