DECIO, Filippo
Aldo Mazzacane
Nacque nel 1454 a Milano, dove il padre Tristano, patrizio del piccolo centro di Desio, del quale portava il nome, conduceva vita di gentiluomo, frequentando la corte e [...] dovett'essere neppure insensibile ai temi diriformadellaChiesa che i sostenitori del concilio agitavano. Adottò numerose cautele, riaffermando di continuo la propria ortodossia e mostrando di offrire la propria collaborazione solo dopo ripetuti ...
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FREGOSO, Federico
Giampiero Brunelli
Nacque a Genova intorno al 1480 da Agostino - all'epoca capitano generale della Repubblica - e da Gentile, figlia naturale di Federico da Montefeltro, duca d'Urbino. [...] conquistata dal F. ne provocò il diretto coinvolgimento nei progetti diriformadellaChiesa e della Curia romana patrocinati da Paolo III, soprattutto a partire dalla nomina di G. Contarini a cardinale (maggio 1535). Venne pertanto chiamato a ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] le sue energie dedicò all'attuazione di tre ideali: la riformadellaChiesa, l'applicazione dei decreti del concilio in tutti gli Stati, la crociata.
Vita e opere
La famiglia era di modesta estrazione sociale. A quattordici anni entrò nel convento ...
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Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] concilio per deporre il papa "simoniaco, eretico, infedele". Si giunse così alla minaccia dell'interdetto a Firenze da parte di volontà di A., che dopo l'uccisione del figlio maggiore, duca di Gandia (1497), pensava forse a una riformadellaChiesa, ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Conciliodi Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] favore di una riformadellaChiesa, sia pure soltanto in settori limitati, e la sua opera di abbellimento e di restauro di Roma , con estrema severità, l'ordine pubblico. Col Conciliodi Basilea i contrasti cominciarono subito e si protrassero per ...
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Ecclesiastico (Napoli 1493 - Trento 1563); agostiniano (dal 1507), fu ordinato prete nel 1513. Segretario del generale dell'Ordine Egidio da Viterbo, alternò l'attività di predicatore con gli studî di [...] sempre più nella necessità di una profonda riformadellaChiesa. Creato priore generale (1538), compì visite ai monasteri agostiniani d'Italia, Francia, Spagna; quindi, partecipando ai primi lavori del Conciliodi Trento, insistette nell'idea ...
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Oddone Colonna (Genazzano 1368 - Roma 1431). Creato cardinale nel 1405, partecipò ai concilîdi Pisa e di Costanza accettandone le deliberazioni sulla superiorità conciliare; ma eletto papa l'11 nov. 1417, [...] papale, sciogliendo il Conciliodi Costanza, convocandolo poi a Pavia, trasferendolo a Siena e riconvocandolo, sotto la guida del suo legato, il card. Cesarini, a Basilea. Poco propenso ad affrontare il problema dellariformadellaChiesa, favorì la ...
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Prelato e diplomatico (Siena 1480 - Roma 1541). Partecipò, come segretario di Giulio II, al Concilio Lateranense (1512) e fu vescovo (1512-18) di Ascoli Piceno. Ebbe l'incarico delle indagini su Lutero. [...] una missione in Spagna (1525-28). Dal 1535 elevato alla porpora, fece parte durante il Conciliodi Trento della commissione per la riformadella Curia romana e dellaChiesa; poi fu uno degli otto cardinali incaricati da Paolo III degli affari del ...
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Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] Il 2 maggio 1512, inaugurando il V concilio lateranense, pronunciò un coraggioso discorso col quale richiedeva la riformadellaChiesa. Creato cardinale (1517) da Leone X, fu poi mandato ambasciatore a Carlo V, per indurlo a una crociata contro i ...
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Ottone di Lagery (n. presso Châtillon-sur-Marne 1042 - m. Roma 1099). Fu eletto papa nel 1088 a Terracina, in quanto Roma era nelle mani dell'antipapa Clemente III. Riprese il programma politico di Gregorio [...] . Energico, si diede a riformare la Chiesa a partire dall'Italia meridionale, tenendo a Melfi (1089) un concilio che confermò le direttive di Gregorio VII e ribadì la condanna della simonia, del nicolaismo e dell'investitura laica. Mentre proseguiva ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...