CARVAJAL, Bernardino Lopez de
Gigliola Fragnito
Nacque a Plasencia (Caceres) in Estremadura l'8 sett. 1456 da Francesco e Aldonca de Sande.
Nipote di quell'abilissimo diplomatico ed austero ecclesiastico [...] richiamava l'attenzione del Collegio cardinalizio sull'esigenza diriformadellaChiesa, la cui attuazione egli affidava - riecheggiando le teorie conciliari della prima metà del secolo - al concilio ecumenico che il futuro papa si doveva impegnare ...
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VITTORE III, beato
Cristina Colotto
Dauferio nacque nel 1027 da un ramo della famiglia principesca di Benevento. La Cronaca di Montecassino ci informa che suo padre fu ucciso dai Normanni, mentre dai [...] obiettivi dellaRiforma e, nel contempo, rilanciare con rinnovato vigore le secolari aspirazioni a un'egemonia dellaChiesadi Roma in Italia meridionale. Sotto gli auspici di Desiderio, pertanto, nell'agosto del 1059, durante il conciliodi Melfi ...
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FREGOSO, Federico
Giampiero Brunelli
Nacque a Genova intorno al 1480 da Agostino - all'epoca capitano generale della Repubblica - e da Gentile, figlia naturale di Federico da Montefeltro, duca d'Urbino. [...] conquistata dal F. ne provocò il diretto coinvolgimento nei progetti diriformadellaChiesa e della Curia romana patrocinati da Paolo III, soprattutto a partire dalla nomina di G. Contarini a cardinale (maggio 1535). Venne pertanto chiamato a ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] , contrapposto al tomismo dei domenicani.
Movimento conciliare e cultura umanistica coincidevano nell’aspirazione a una riformadellaChiesa ‘nel capo e nelle membra’. Di fronte alla ‘riforma cattolica’ si mantennero nondimeno assai forti le ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Conciliodi Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] favore di una riformadellaChiesa, sia pure soltanto in settori limitati, e la sua opera di abbellimento e di restauro di Roma , con estrema severità, l'ordine pubblico. Col Conciliodi Basilea i contrasti cominciarono subito e si protrassero per ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] le sue energie dedicò all'attuazione di tre ideali: la riformadellaChiesa, l'applicazione dei decreti del concilio in tutti gli Stati, la crociata.
Vita e opere
La famiglia era di modesta estrazione sociale. A quattordici anni entrò nel convento ...
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Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] concilio per deporre il papa "simoniaco, eretico, infedele". Si giunse così alla minaccia dell'interdetto a Firenze da parte di volontà di A., che dopo l'uccisione del figlio maggiore, duca di Gandia (1497), pensava forse a una riformadellaChiesa, ...
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Ecclesiastico (Napoli 1493 - Trento 1563); agostiniano (dal 1507), fu ordinato prete nel 1513. Segretario del generale dell'Ordine Egidio da Viterbo, alternò l'attività di predicatore con gli studî di [...] sempre più nella necessità di una profonda riformadellaChiesa. Creato priore generale (1538), compì visite ai monasteri agostiniani d'Italia, Francia, Spagna; quindi, partecipando ai primi lavori del Conciliodi Trento, insistette nell'idea ...
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Oddone Colonna (Genazzano 1368 - Roma 1431). Creato cardinale nel 1405, partecipò ai concilîdi Pisa e di Costanza accettandone le deliberazioni sulla superiorità conciliare; ma eletto papa l'11 nov. 1417, [...] papale, sciogliendo il Conciliodi Costanza, convocandolo poi a Pavia, trasferendolo a Siena e riconvocandolo, sotto la guida del suo legato, il card. Cesarini, a Basilea. Poco propenso ad affrontare il problema dellariformadellaChiesa, favorì la ...
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Prelato e diplomatico (Siena 1480 - Roma 1541). Partecipò, come segretario di Giulio II, al Concilio Lateranense (1512) e fu vescovo (1512-18) di Ascoli Piceno. Ebbe l'incarico delle indagini su Lutero. [...] una missione in Spagna (1525-28). Dal 1535 elevato alla porpora, fece parte durante il Conciliodi Trento della commissione per la riformadella Curia romana e dellaChiesa; poi fu uno degli otto cardinali incaricati da Paolo III degli affari del ...
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postconciliare
agg. [comp. di post- e concilio, secondo l’agg. conciliare1]. – Che viene dopo un concilio; in partic., che segue alla vasta opera di rinnovamento dottrinale e pastorale realizzata nelle strutture della Chiesa e nelle sue gerarchie...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...