Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] centralità per la Chiesa romana della questione ortodossa, e non solo della questione del rito orientale, è costituito dal concordato stipulato con il Montenegro nel 1886, uno dei primi trattati con un paese ortodosso privo di una minoranza cattolica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La politica e l’istituzionalizzazione della scienza nell’età delle riforme
Calogero Farinella
Nei Primi disegni della repubblica letteraria d’Italia (1703), manifesto del rinnovamento culturale italiano, [...] degli istituti a sostegno della ricerca, con l’istituzione di laboratori sperimentali e della biblioteca, ma dopo il concordato con la Chiesa (1727) si registrò un blocco nel processo innovativo intrapreso e, anzi, vennero imposti ai professori ...
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BUOZZI, Bruno
Gastone Manacorda
Nacque a Pontelagoscuro (Ferrara) il 31 genn. 1881 da Orlando e Maddalena Gusti. Nel primi anni del 1900 si trasferì a Milano, dove divenne operaio meccanico, si iscrisse [...] salariale del 40%, le ferie pagate, l'aumento dell'indennità di licenziamento e la stipulazione di un nuovo concordato nazionale che estendesse a tutto il paese questo complesso di miglioramenti insieme con quelli conquistati nel corso del 1919 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] della Santa Sede da parte del governo sabaudo a partire dagli anni Trenta e soprattutto dopo la firma del concordato del 1741.
Tra anti-Illuminismo e Illuminismo
Denina si formò in questo clima, caratterizzato da una politica interna sabauda ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] G., per questioni di grande rilievo. Si trattava verosimilmente delle future operazioni militari; mentre il G. avrebbe dovuto "concordare il trattamento regio e la cessione dei feudi [imperiali] delle Langhe mediante un milione di lire" (Carutti, pp ...
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BENVENUTI, Giovanni Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Belvedere (Ancona), in una nobile famiglia del luogo, da Giuseppe e da Maddalena Tosi, il 16 maggio 1765. Ordinato sacerdote a Iesi il 20 sett. [...] convinti che il papa fosse troppo legato a Napoleone, non solo per il caso Vernègues, ma soprattutto perché il concordato e l'incoronazione "i hanno innalzato, ed assicurato Bonaparte nel trono" (Arch. Segreto Vaticano, Nunziatura di Napoli, 385 F ...
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DE THOMASIS, Giuseppe
Luciano Martone
Nacque il 19 marzo 1767 a Montenerodomo, in provincia di Chieti, da Tommaso e da Orsola Pizzala.
Compiuti i primi studi nel paese natio, fu assai presto allievo [...] politiche e del diritto pubblico" del ducato di Napoli.
Nell'aprile del 1820, infatti, pur essendo stato apertamente contrario al concordato con la S. Sede del 1818, per quell'idea "etico-giuridico-politica dello Stato" (Cortese) che guidava tutta la ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] richiamò il Parlamento, e in particolare i quattro gruppi della democrazia e il gruppo riformista, ad adoperarsi per "un'opera concorde di pacificazione e di giustizia" (discorso del 10 ag. 1922, in A. Repaci, II, pp. 264 s.). Con questa speranza ...
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BOCCANEGRA, Guglielmo
Robert Sabatino Lopez
Proceduta forse da un "Buccanigra", che appare come teste in un contratto genovese del 1201, la famiglia del B. si proclamò sempre "popolare", cioè borghese [...] al 1259: fu probabilmente scongiurato il fallimento del banco Aschieri, e le pressioni di Lanfranco Boccanegra, fratello del B., ottennero un concordato per Oberto di Nizza; ma la promessa di pagare i creditori al 90 per cento non bastò a evitare il ...
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BEATRICE, duchessa di Milano
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Moglie del condottiero Facino Cane, assata poi a seconde nozze con il duca Filippo Maria Visconti e chiamata da tutti i cronisti contemporanei con il solo nome di B., [...] stessa B., la quale difficilmente da sola avrebbe potuto conservare i propri domini. Il matrimonio dovette infatti essere concordato nei giorni immediatamente successivi alla morte di Facino, se già il 21 maggio la notizia del fidanzamento, insieme ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, modo di chiusura del fallimento...
concordabile
concordàbile agg. [dal lat. tardo concordabĭlis]. – Che si può concordare, conciliare. È usato spec. nel sign. grammaticale: in questo caso il predicato è c. sia col soggetto collettivo sia col complemento di specificazione che...