FRISCH, Max
Aloisio RENDI
Scrittore svizzero, nato a Zurigo il 15 maggio 1911. Dopo una breve esperienza giornalistica, iniziò la carriera d'architetto. Le sue prove letterarie giovanili si concretavano [...] 1959), il diario di un uomo che si rifiuta di ammettere la sua identità per sfuggire alla sua esistenza precedente, ma viene condannato a rientrare nel suo vecchio io; e Homo Faber (Francoforte 1957, tr. it. a cura di A. Rendi, Milano 1989), il ...
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MANNELLI, Francesco
Arianna Terzi
Nacque a Firenze tra il 1356 e il 1357, secondogenito di Amaretto di Zanobi e Zenobia di Domenico Guidalotti Rustichelli.
Il M. apparteneva a una delle più antiche [...] del ponte Vecchio presso il quale si trovavano le loro case. La famiglia fu investita dai dissesti finanziari e dalla condanna all'esilio negli anni '80 del Trecento in seguito all'adesione al tumulto dei ciompi. I Mannelli si trasferirono allora ...
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Storico della letteratura, critico e romanziere francese, nato a Mayenne il 26 gennaio 1909. Professore in varie università straniere e critico letterario di Les temps modernes e poi della Nouvelle revue [...] " in due volumi in cui l'autore, in un rapporto di amore e odio con il "voyou" di Charleville, firma la condanna a morte di un mito, Le péché vraiment capital (1957), Supervielle (1960) e Le sonnet des voyelles (1968). Temperamento di critico ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] seguente con il resto della famiglia, si trasferirono a Nizza, dove il padre ricevette nel 1853 la notizia della condanna a morte in contumacia e della confisca dei beni. Nella speranza di migliorare la propria situazione finanziaria esercitando la ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] giornale satirico Il guerin meschino. Il nonno paterno, Carlo, per un ventennio fu esule in Svizzera per sfuggire alla condanna a morte per la partecipazione ai moti carbonari del 1821.
L’appartenenza nobiliare non impedì a Pisani Dossi di entrare ...
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Uomo politico e scrittore (Firenze 1406 - ivi 1475); dopo essere stato educato da famosi umanisti, benché figlio d'uno speziale, entrò (1432) nella vita pubblica e fu vicario in terre del dominio fiorentino, [...] (1451-65), scritto a imitazione della Divina Commedia, con una tesi sull'origine delle anime, che determinò la condanna ecclesiastica del poema. Le due ultime opere sono storicamente interessanti come documenti del risorgere del volgare alla metà del ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1890 - Hindås, Svezia, 1935). Di famiglia ebraica, studiò diritto alle univ. di Berlino e di Iena. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, fu per alcuni anni a Parigi [...] rilevanti e più scomodi nella repubblica di Weimar, per la sua avversione al vieto conservatorismo e per la sua condanna, prima morale che politica, del totalitarismo d'ogni colore. Ricorrendo spesso a sintomatici pseudonimi, si affermò col conciso ...
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Scrittore francese (Parigi 1862 - ivi 1950). Fecondissimo, volse la propria attività al teatro, alla critica drammatica e letteraria, agli studî di stilistica e grammatica, ai ricordi di vita letteraria, [...] d'un homme d'aujourd'hui (1904); Les confidences d'une biche (1909); La biche relancée (1911); Histoire d'un fils de roi (1911). Eletto all'Accademia francese (1927), ne fu escluso (1946) dopo la condanna per collaborazionismo con i Tedeschi. ...
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Poeta svedese (Wivalla, Närke, 1605 - Stoccolma 1669). Spirito irrequieto e vagabondo, viaggiò per tutta Europa sotto falsi nomi e titoli, giungendo in tal modo fino a un matrimonio; smascherato, fu perseguitato [...] La più nota e delicata espressione ne è il poema Ack libertas, due ädla ting ("Ah, libertà, nobile oggetto"), scritto appunto in attesa della condanna. W. non provvide a raccogliere le sue opere; un'edizione completa venne curata da H. Schück (1895). ...
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MANCINI, Grazia
Laura Guidi
Nacque a Napoli il 16 maggio 1841 da Pasquale Stanislao e da Laura Beatrice Oliva. Fu la prima di undici figli (alcuni dei quali morti in tenera età).
La famiglia paterna [...] M. si trasferì con la famiglia a Torino, dove il padre si era rifugiato nel marzo 1849 per sfuggire alla condanna inflittagli dalle autorità borboniche. A Torino la M. frequentò dapprima la scuola dei coniugi Desnisard, poi il convitto della signora ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.