DEL BENE, Bartolomeo (Baccio)
Paolo Procaccioli
Nacque il 9 nov. 1514 probabilmente a Firenze, e non in Valdelsa (come ipotizzavano il Negri e il Couderc), dal banchiere Niccolò di Albertaccio di Vieri [...] ugonotta, contro il servilismo dei cortigiani o contro l'ambizione e l'avarizia dei papi; mentre invece quelli di più decisa condanna antimedicea ("vid'io fiorir di Libertade il Giglio / già fanciulletto a pena, / et pure in questa età di danni piena ...
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FAGNANI, Antonietta
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Babila, il 19 nov. 1778, ultimogenita di Giacomo, marchese di Gerenzano (nato a Milano il 1° sett. 1740), e di Costanza [...] con Luigi Napoleone Bonaparte, amicizia che lo coinvolse nelle cospirazioni del 1831. Si sottrasse alla cattura e alla successiva condanna all'esilio fuggendo all'estero. In quest'occasione la F. ottenne per lui dalla regina Ortensia ospitalità nel ...
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GOINEO, Giovanni Battista
Silvana Cavazza
Nacque a Pirano, località costiera dell'Istria veneziana poco a sud di Capodistria, intorno al 1515.
Suo padre Francesco Goina era ancora in vita nel 1550; [...] Nel quarto testo, Quod Latino potius quam vulgari sermone scribendum sit, il G., rifacendosi all'insegnamento dell'Amaseo, condanna l'uso letterario del volgare, che nel 1542, sotto la presidenza di Sperone Speroni, era divenuto esclusivo nei lavori ...
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CAPPELLARI, Michele
Gino Benzoni
Nacque a Belluno, il 28 genn. 1630, da Giovanni Antonio e da una Livia, in una famiglia già allora d'un certo prestigio - "onesti e civili parenti" dirà il necrologio [...] (Patavii 1706) celebra il mitico fondatore di Padova, contrapponendo la pacifica origine della città a quella sanguinosa di Roma; condanna la sete di sangue che spinge "ad pugnas... necesque" nel carme "satirico" Inhumani generis feritatem... (s.n.t ...
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CORDARA, Giulio Cesare
Magda Vigilante
Nacque ad Alessandria il 16 dic. 1704, da Giulio Antonio ed Eleonora Crescini. Trascorsi i primi anni della fanciullezza a Calamandrana - dove il padre aveva ereditato [...] la falsa accusa di eresia; a questo aggiunse un Saggio secondo sull'argomento stesso dei processo e della condanna, ma trattandosi di materia particolarmente scabrosa per quegli anni, i due saggi apparvero nel volume Il buon raziocinio dimostrato ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] non meschinamente esclusivo del modello; torna la difesa umanistica della poesia, in un momento in cui la condanna della sua inutilità trova nuove motivazioni nella prospettiva controriformistica e viene decisamente sostenuta la polemica contro i ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] comune del resto al Pindemonte, contro Clementino Vannetti che pensava "non doversi la mitologia greca dismettere"; la condanna della poesia pastorale; le forti riserve manifestate a proposito degli eccessi del purismo del Cesari ("quelle ghiottornie ...
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BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] (Elogia, vir. literis illustrium, Basel 1527, p. 102).
Il giudizio dei critici moderni è stato egualmente severo. Il Sabbadini condanna la sua predilezione per le parole rare e l'abitudine di coniarne di nuove, le sue metafore spinte all'eccesso, le ...
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LAPACCINI, Alessio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'11 sett. 1478 da Iacopo di Alessio e da Lisabetta di Francesco Della Stufa.
I Lapaccini erano originari di Parma, provenienza che doveva risalire [...] medicea.
In veste di primo cancelliere il L. dovette sottoscrivere, il 17 marzo 1530, il provvedimento di condanna all'esilio per il suo ex compagno di studi Francesco Guicciardini, sgradito al governo repubblicano, allora capeggiato dal ...
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Nato a Brivio (Como) il 5 dic. 1810 da Celso e da Rachele Gallavresi, vi rimase fino a undici anni presso il nonno, mentre la famiglia si era trasferita a Milano. Morto il nonno, egli venne mandato a Sondrio, [...] di socialismo conservatore (Bulferetti); lo stesso atteggiamento nei confronti del socialismo rivoluzionario, che è di assoluta condanna, emerge con chiarezza dallo scritto La Comune di Parigi nel 1871, repubblica, rivoluzione, incendi e stragi ...
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condanna
s. f. [der. di condannare]. – 1. a. Atto del condannare; in partic., nel processo penale, sentenza con cui il giudice infligge una pena all’imputato riconosciuto colpevole; nel processo civile, sentenza o decreto con cui il giudice...
condannabile
condannàbile agg. [dal lat. condemnabĭlis]. – Meritevole di condanna, o degno di biasimo, di riprovazione: agire con intenzione non c.; il suo comportamento è davvero condannabile.