LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] dalla cultura settecentesca, specie sensistica; suoi interlocutori più o meno diretti furono Rousseau, Montesquieu, Voltaire, Condillac, Verri, Beccaria, Helvétius, Holbach, La Mettrie. La denuncia del degrado etico-esistenziale dei moderni divenne ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] già dalla filosofia sei- e settecentesca, e trovò le sue formulazioni più forti (in chiavi diverse) in Vico, Condillac, Leibniz o Humboldt. Il linguaggio crea, secondo questa prospettiva, un circolo con la conoscenza umana: contribuisce alla ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] . Punto di innesto diretto delle idee francesi quando, negli anni sessanta, vi soggiornavano ed operavano Du Tillot, Condillac, Millot, Deleyre, Keralio, capitale dello spirito illuminista quando il conflitto con la Curia romana, i progetti di ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] generalmente invasati", significa diffondere, con grave danno, idee "non italiane ma francesi", o le idee di Voltaire, Rousseau, di Condillac, del padre Soave", oche non hanno niente che vedere con la nostra vera tradizione filosofica che è quella di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] esterne provenienti dal clima, dall’alimentazione, dall’educazione. In questo ambito, le opere di Étienne Bonnot de Condillac, Buffon e Johann Friedrich Blumenbach, ma anche il metodo tassonomico di Linneo, propugnavano, pur tra oscillazioni e ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] e della condanna del ruolo sociale delle scienze e delle arti (La politique naturelle, II, ix, 1773) e Condillac respingeva la tesi della produttività esclusiva dell'agricoltura, ma anche gli sprechi di un lusso sproporzionato alle risorse del paese ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] si rivolse all'analisi statistica o all'inchiesta sociale, proseguendo del resto una tradizione di studi che risaliva a Condillac e alla "matematica sociale" di Condorcet. Più che l'influenza di Comte, sullo sviluppo della sociologia incise quella di ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] per un lungo viaggio in Europa, terminato nel 1773.
In Francia conobbe d'Alembert, Condorcet, Lalande, Mably, Mirabeau, Condillac, e anche Diderot e Rousseau. In Inghilterra incontrò soprattutto figure scientifiche come E. Waring, N. Muskelyne, il ...
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psicologia
Dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» e λόγος «ragionamento, discorso», letteral. «dottrina dell’anima». In generale, la scienza che studia i fenomeni psichici in sé stessi [...] si applicassero agli stessi problemi, confrontare il pensiero degli sperimentatori contemporanei con quello di Cartesio o di Kant, di Condillac o di Maine de Biran, come se questi pensieri fossero attuali, è un falsare la storia, prestando a tali ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] monade'); mentre la riflessione laica degli illuministi si orienta verso una psicologia analitica di tipo lockiano. Voltaire, E.B. Condillac, G.-L. Buffon, P.-L.M. Maupertuis, D. Diderot, C.-A. Helvétius rinnegano il dualismo cartesiano e accolgono l ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...