CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] per l'Enciclopedia infatti egli scrive un nutrito numero di voci, tra le quali Ardigò, Berkeley, Bovio, Comte, Condillac, Croce, Empirismo, Locke.
Questo interesse storiografico quindi, lungi dall'essere una esercitazione filologica fine a se stessa ...
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CASSINA, Ubaldo
Paolo Cristofolini
Nacque a Piacenza nel 1736. Entrato nel 1754 nel collegio Alberoni, si laureò in teologia e in utroque iure, e intraprese la carriera ecclesiastica. Favorevole al [...] disamina di teorie antiche e moderne sull'origine e l'interpretazione del fenomeno. Il C., ancora largamente debitore al Condillac, al Bonnet, e anche al La Mettrie, prende posizione contro la teoria meccanicistica per cui i sogni sarebbero eccitati ...
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MISTRALI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
– Figlio di Francesco e di Anna Manganelli, nacque a Parma il 3 luglio 1780.
Di famiglia umile (il padre era calzolaio, la madre casalinga), era molto giovane [...] , segretario di Stato tra il 1759 e il 1771, il M. assorbì molto di quella cultura settecentesca: studiò Étienne Bonnot de Condillac, lesse gli enciclopedisti, si appassionò a J.-J. Rousseau (in ricordo del quale diede ai due figli maschi i nomi di ...
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NOMINALISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in senso stretto una corrente speculativa medievale e in senso lato ogni concezione, tanto precedente quanto susseguente, che a proposito [...] essere giudicati i più tipici rappresentanti rispettivamente del nominalismo inglese e di quello francese, cioè il Hobbes e il Condillac, pur orientando tutta la loro logica verso l'ideale di una retta espressione verbale non risolvono tuttavia senz ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] percezione basate sui principî dell'empirismo e del sensismo mutuati da John Locke (1632-1704) e da Étienne Bonnot de Condillac (1714-1780). Nell'Essay on human understanding (1690) Locke aveva avanzato l'ipotesi che all'origine della pazzia vi fosse ...
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RIFLESSIONE
Guido Calogero
. Filosofia. - Nel linguaggio filosofico, il termine riflessione è usato, in generale, per indicare l'attività del pensiero che, in possesso di un contenuto qualsiasi o comunque [...] , che solo con essa può infatti elaborare e sistemare i dati del senso: e i suoi continuatori, dal Hume al Condillac, discutono e delimitano tale funzione del riflettere nei confronti del sentire, che tende peraltro sempre più ad assorbirlo in sé ...
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Il latino habĭtus si riconnette ad habere "avere, essere fornito", sicché habitus viene a significare "modo (di essere) che si ha" (cfr. il greco ἕξις "attitudine", da ἔχω "ho") o modo che si è finito [...] J. Locke, Letters on Education ed Essay on Understanding, II, 33, 1-6; D. Hume, Treatise, I e II ed Essays, II; É. de Condillac, Traité des animaux, II, 5; C. A. Helvétius, De l'Esprit, II, 24; Maine De Biran, Mémoire sur l'habitude, 1803; G. Tarde ...
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OCCASIONALISMO
Guido Calogero
. In generale questo nome designa la dottrina che nella dipendenza di un fenomeno da un altro fenomeno singolo vede soltanto una "causa occasionale" rispetto alla causa [...] Malebranche, fu sviluppato grandiosamente dal Leibniz nella sua dottrina dell'"armonia prestabilita" che governava l'attività delle monadi chiuse ciascuna in sé medesima, e in certa misura ripreso dal Condillac e da altri minori teorici più recenti. ...
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L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] matematizzazione della logica', che trae diretta ispirazione dall'algebra. Nella seconda metà del XVIII sec., Étienne Bonnot de Condillac considera l'algebra come la lingua migliore di cui dispongano gli uomini per dare forma alle loro argomentazioni ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] dell'allora ambasciatore di Francia, ritornò a Parigi e qui entrò in contatto con i filosofi dell'Encyclopédie, Diderot, Condillac, Fontenelle, Voltaire, F. M. Grimm. Da Diderot ricevé l'invito a collaborare all'opera, alla quale contribuì con le ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...