Uomo politico e pubblicista (Parigi 1775 - ivi 1848). Giovanissimo fece parte della Commissione esecutiva dell'istruzione pubblica, nominato dalla Convenzione nazionale. Fondò (1817) la Revue encyclopédique [...] e pubblicò diverse opere sull'educazione, ispirate alle dottrine di Locke, Condillac e Rousseau, tra cui l'Essai général d'éducation physique, morale et intellectuelle (1808). ...
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Storico della filosofia italiano (Montecchio Maggiore 1914 - Milano 1992). Prof. univ. dal 1951, ha insegnato dal 1956 storia della filosofia a Milano. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Tra i suoi [...] scritti: Scoto Eriugena (1941; 2a ed. 1951); Condillac (1942); Il pensiero di S. Maturi (1943); Hume (1949; 2a ed. Hume e la scienza della natura umana, 1973); Lo scetticismo greco (1950; 2a ed. 1975); La storiografia filosofica antica (1950); ...
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AGATA (d'Agata), Benedetto
Francesco Cagnetti
Nacque a Catania nel 1754. Compiuti gli studi nel locale seminario, fu ordinato sacerdote. Fu tra i più affezionati discepoli di G. A. De Cosmi, che lo [...] introdusse alla filosofia di Locke, di Condillac e di Bonnet. Quando, nel 1777, il De Cosmi ricevette dal vescovo di Catania, C. M. Deodato de Moncada, l'incarico di riordinare le scuole del seminario, l'A. fu da lui preposto all'insegnamento della ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] . La sua Confutazione intorno al Nuovo Saggiosull'origine delle idee del signor Rosmini, in difesa delle dottrine di Locke e del Condillac (Opere, I, pp. 20-251) e la Vanità dei principi sopra i quali si fondano le teoriche dei filosofitrascendentali ...
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BARTOLOMEI, Francesco Stefano
Gian Franco Torcellan
Nato a Pergine (Trento), il 13 genn. dell'anno 1738, studiò nella locale scuola dei gesuiti, percorrendo il consueto corso di studi umanistici, ma [...] soprattutto sul classico manuale teologico del Genovesi e sulle altre opere filosofiche dello scrittore meridionale, sulla Logica del Condillac e sugli scritti del Mabillon: dimenticò così - come scrisse poi - "le categorie di Aristotile e il sistema ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] Córdoba (1940) e poi a Tucumán (1948-52). Si dedicò alla storia del pensiero moderno (Un psicologo associazionista: E. B. de Condillac, 1902, 2a ed. 1925; Saggi per la storia della morale utilitaria, 2 voll., 1903-04; Le teorie morali e politiche di ...
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Filosofo (Borgonovo, Piacenza, 1784 - Piacenza 1860); studiò al collegio Alberoni, da cui uscì prete nel 1807. Rifiutata la cattedra universitaria a Pisa offertagli una prima volta da T. Mamiani e poi [...] facoltà filosofico-letteraria di Parma. La sua evoluzione intellettuale mosse dal sensismo antirazionalistico di E.-B. de Condillac e, attraverso il recupero della tradizione scettico-soggettivistica, approdò al criticismo di I. Kant. Di essa sono ...
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Naturalista e psicologo (Ginevra 1720 - Genthod, Ginevra, 1793); scoprì la partenogenesi degli Afidi, studiò la rigenerazione negli animali inferiori e si occupò di fisiologia vegetale: distribuì gli organismi [...] idee originali ed ebbe molta fortuna. In psicologia si riallacciò all'associazionismo di Hartley e al sensismo di Condillac, dando rilievo all'attività spirituale; nella morale fu determinista: Essai de psychologie (1754); Essai analytique sur les ...
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GERVASI, Giuseppe
Cinzia Fortuzzi
Nacque a Piacenza il 1° febbr. 1762 da Antonio e Anna Giacopazzi, commercianti. Compiuti gli studi primari presso la scuola di S. Pietro, il 2 nov. 1778 entrò da seminarista [...] si erano nel frattempo orientati verso le traduzioni di classici o di testi francesi (tra questi ultimi la Logica del Condillac, edita nel 1799 dall'Orcesi, e l'anonimo Compendio della storia e delle antichità romane, pubblicato sempre a Piacenza nel ...
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Filosofo francese (Parigi 1754 - ivi 1836). Di formazione illuministica, fu assertore di una nuova scienza, l'ideologia, "analisi delle sensazioni e delle idee", intese come fatti psichici in generale.
Vita
Deputato [...] , in quanto preliminare alla composizione dei segni viene considerata quella delle idee (in polemica coi Porto-Realisti e Condillac); il D. tende inoltre a identificare la scienza con una lingua ben organizzata, quantunque rifiuti l'introduzione in ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...