CARONELLI, Pietro
Paolo Preto
Nato a Conegliano (Treviso) nel 1736 da famiglia nobile, compiuti i primi studi letterari e filosofici nella sua città natale, frequentò l'università di Padova dove conseguì [...] derivare all'industria delle Nazioni" (p. XXXI).
Questa improvvisa impennata mercantilistica, accompagnata da una vivace polemica con Condillac e Filangieri, si salda col rifiuto dell'idea dell'universale fratellanza di tutti gli uomini e nazioni che ...
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BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] di Borbone, figlio decenne del duca, il B. non manca di richiamarsi a certa filosofia sensistica, cara al Condillac, precettore di Ferdinando, ai cui studi il De utriusque analyseos sarebbe dovuto servire. Il primo volume, De analyseos vulgaris ...
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LUISA ELISABETTA di Borbone, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla
Stefano Tabacchi
Louise-Élisabeth nacque il 14 ag. 1727 dal re di Francia Luigi XV e dalla regina Maria Leszczynska, prima figlia [...] suoi figli, tanto che nel 1758 decise di inviare a Parma come precettore di Ferdinando il filosofo É.-B. de Condillac, sostenitore di una pedagogia "illuminata" contro i tradizionali moduli educativi gesuitici.
Poco tempo dopo avere scritto i suoi ...
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GABRIELLI, Caterina
Salvatore De Salvo
Nacque a Roma il 12 o 13 nov. 1730. Il padre Carlo svolgeva le mansioni di cuoco presso il principe romano Gabrielli, il quale, avendo notato la G. per le sue [...] , Venezia 1897, pp. 199, 205, 348, 363; pp. 205, 348, 363 (per Francesca); E. Gerspach, Una lettera inedita del filosofo Condillac sulla cantante C. G., in Archivio storico italiano, XXII (1898), pp. 104 ss.; Delle donne illustri italiane dal XIII al ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] generalmente invasati", significa diffondere, con grave danno, idee "non italiane ma francesi", o le idee di Voltaire, Rousseau, di Condillac, del padre Soave", oche non hanno niente che vedere con la nostra vera tradizione filosofica che è quella di ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] dalla cultura settecentesca, specie sensistica; suoi interlocutori più o meno diretti furono Rousseau, Montesquieu, Voltaire, Condillac, Verri, Beccaria, Helvétius, Holbach, La Mettrie. La denuncia del degrado etico-esistenziale dei moderni divenne ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] per un lungo viaggio in Europa, terminato nel 1773.
In Francia conobbe d'Alembert, Condorcet, Lalande, Mably, Mirabeau, Condillac, e anche Diderot e Rousseau. In Inghilterra incontrò soprattutto figure scientifiche come E. Waring, N. Muskelyne, il ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...