Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] avventura.
Nel Settecento l’idea di progresso si impone largamente grazie a Voltaire, R.-J. Turgot e M.-J.-A. Condorcet. Per Voltaire la storia registra una successione di tre epoche o condizioni di vita dell’umanità: lo stato selvaggio, la barbarie ...
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cosmopolitismo
Marzia Ponso
Essere cittadini del mondo
Il cosmopolitismo è un indirizzo di pensiero che attribuisce a ciascun individuo la cittadinanza del mondo, ritenendo irrilevanti le distinzioni [...] il cosmopolitismo culturale che ribadiva la cittadinanza universale del filosofo; J.-B. d'Alembert, D. Diderot e M.-J.-A. Condorcet affermarono il diritto di ogni uomo a cambiare patria nel caso in cui lo Stato di appartenenza non garantisse i ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] stati successivi, quale si può trovare da un lato negli autori scozzesi, come Ferguson e Adam Smith, dall'altro in Condorcet.
Ma al suo programma di liberazione dai pregiudizi, da realizzarsi attraverso la critica della tradizione, e ai progetti di ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] stessa di una ‛scienza' storica è di netta ascendenza illuministica. Le forti connotazioni utopistiche dell'Esquisse di Condorcet non nascondono, anzi esaltano, questa componente scientistica nella maniera più esemplare. Dall'altro lato, però, alla ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] diventa così fattore di progresso, o per lo meno il suo metro; e il futuro si presenta quindi, ad esempio in Condorcet, come un terreno aperto al progresso indefinito dell'uomo, a un miglioramento destinato a modificare la sua stessa natura fisica e ...
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progresso
Sviluppo verso forme di vita più elevate e più complesse, perseguito attraverso l’avanzamento della cultura, delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, dell’organizzazione sociale, il raggiungimento [...] ’Illuminismo europeo: come suoi assertori e teorizzatori più espliciti possono in ogni modo essere citati per la Francia Turgot e Condorcet, per la Germania Lessing e Kant. In parte connesso all’Illuminismo, in questa fusione di p. scientifico e p ...
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La civilta islamica. Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della storia della scienza
Roshdi Rashed
Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della [...] di una cronologia o piuttosto del progresso di un'umanità concepita come un unico essere ‒ come pensa, per esempio, Condorcet ‒, è diventata un assunto a cui gli autori si richiamano per definire due culture scientifiche distinte. Poco importa poi ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] matematica. Questo sforzo si delinea chiaramente già nel corso del Settecento, e culmina nella "matematica sociale" di Condorcet, tentativo di applicazione del calcolo allo studio dei fenomeni sociali che deve recarlo allo stesso grado di certezza ...
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