LODIGIANI
Gianfranco Petrillo
Famiglia di imprenditori edili. Fondatore dell'impresa omonima fu Vincenzo (Gossolengo, presso Piacenza, 11 dic. 1875 - Roma, 9 apr. 1942), figlio di Luigi, agricoltore [...] la costruzione della centrale di Lovero sull'Adda. Nel 1949 riprese la costruzione, integrale (diga, galleria di derivazione, condottaforzata e centrale) o parziale, di grandi impianti idroelettrici.
Tra questi, in Italia si ricordano: la diga di ...
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BRUNO, Gaetano
Tommaso D'Alessio
Nacque a Napoli il 23 marzo 1844 da Francesco e Giovanna Mossi. Fu uno dei primi laureati della scuola di applicazione per gli ingegneri di Napoli (che, nel 1863, aveva [...] il Verneau, gli studi necessari per l'acquedotto e si occupò della parte più delicata dell'opera, e cioè dell'esecuzione della condottaforzata e dei sifoni fra Cancello e la città (Del nuovo acquedotto di Napoli,e propriamente sulla più conveniente ...
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FERRO, Guido
Enzo Pozzato
Nacque ad Este (Padova) l'11 nov. 1898 da Ottone e da Maria Negri. Conseguita nel 1920 a Padova la laurea in ingegneria civile idraulica, nel 1927 ottenne la libera docenza [...] impianti idroelettrici ad alta caduta deve essere installato un pozzo piezometrico tra la galleria di derivazione e la condottaforzata per diminuire le sovrapressioni dovute ai colpi d'ariete in quest'ultima tubazione ed annullarle nella galleria di ...
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CASATI, Edmondo
Enrico Ferri
Nacque a Torino il 10 apr. 1877 da Giovan Battista e da Carlotta Ceresole. Compì tutti gli studi nella città natale, laureandosi, il 14 sett. 1900, in ingegneria civile [...] affondati nel suolo. Sull'argomento il C. scrisse Il carico di sicurezza dei tubi di cemento-amianto per condottaforzata affondati nel suolo (Pavia 1939).
Un grosso problema delle costruzioni ferroviarie e, in particolare, dell'armamento ferroviario ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] trionfi sono altri indizi di una ricerca parnassianamente condotta sul piano esclusivo della forma e dello stile aveva un'idea pratica e consapevole di quest'uso: "o parole, mitica forza della stirpe... io feci apparire tra l'una e l'altra sillaba i ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] suoi critici - di ingerirsi eccessivamente e insieme confusamente nella condotta delle operazioni.
Lo scontro di Lissa fu sentito come la Sinistra, e in particolare Nicotera e Crispi, forzandolo a presentarsi alle trattative come capo del partito e ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] E., il 28, faceva sapere che "etiam lui ha renontià la condotta di fiorentini".
Così, con truffaldina furberia, E. si sbarazzò d e agli innumeri compromessi di chi, non avendo la forza dalla sua, s'adattava ad una prassi ambigua, opportunistica ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] nel mese di dicembre ebbero luogo le prove. La stesura dell'opera era stata condotta, un po, qui un po, là. Nel settembre, mentre scriveva il I non più che uno l'anno, ci adopro tutte le forze dell'ingegno. Persuaso, come sono, che gran parte del ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] tenaci e violente le polemiche. L'incertezza della sua condotta spiega le accuse di tradimento che dalle due parti gli Vallarsa con Vicenza e colla pianura veneta… varcare ed eventualmente forzare il Mincio e l'Adige… mantenendo una testa di ponte ...
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CLEMENTE XIII, papa
Luigi Cajani
Anna Foa
Carlo Rezzonico nacque a Venezia il 7 marzo 1693 da Gian Battista e da Vittoria Barbarigo. La sua famiglia era originaria di Como: il ramo paterno si era trasferito [...] città violenti tumulti contro il carovita e contro l'introduzione forzata della moda francese. Ancora una volta i gesuiti furono l'Azara, offrendogli un cambiamento radicale della politica condotta fino ad allora. Su questi passi del Torrigiani gli ...
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condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...
forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata a forza, che dà arbitrariamente alle parole...