xerografia Procedimento di duplicazione fotoelettrico, basato sulle proprietà fotoconduttrici del selenio, inventato nel 1940 dall’americano C.F. Carlson. Il procedimento fu applicato per la prima volta [...] tamburo corrispondenti alle zone chiare dell’immagine perdono la carica elettrica, in quanto qui il selenio diventa conduttore, mentre quelle corrispondenti alle zone scure restano cariche; sul tamburo viene poi spruzzata una polvere (toner) formata ...
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schermo Dispositivo, di varia forma, dimensioni e natura, atto a impedire il propagarsi in una certa regione dello spazio di azioni elettriche (s. elettrico) o magnetiche (s. magnetico), di radiazioni [...] cabine di comando nei laboratori per alte tensioni. L’effetto di s. è dovuto al fatto che, se in un mezzo conduttore si introduce una carica puntiforme Q, il potenziale elettrostatico assume la forma V(r)=Q exp(−r/lD)/4πε0r (potenziale schermato di ...
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sonda
sónda [Der. del fr. sonde, da sonder "sondare, esplorare in profondità"] [LSF] Nome di vari dispositivi, apparecchi o impianti per esplorazioni del sottosuolo e delle profondità marine, prospezioni [...] un utensile cilindrico con bordo munito di scalpelli. ◆ [EMG] S. di potenziale, o equalizzatore di potenziale, elettrico: conduttore che, mediante vari artifici (a sgocciolamento, a combustione, radioattive, a induzione), si porta al potenziale di un ...
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Parte dell’elettrologia che studia i fenomeni cui danno luogo cariche elettriche statiche, cioè con grandezza e posizione determinate e invariabili nel tempo.
Fisica
Le questioni tipiche dell’e. sono [...] rapida rotazione e strofinato sopra un cuscinetto di pelle c, cosicché si elettrizza; dalla parte opposta a c si trova un conduttore e che termina con una punta b molto vicina al cilindro. Poiché questo è carico positivamente, l’estremo lontano di e ...
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trifase In elettrotecnica, sistema t., sistema di tre grandezze elettriche sinusoidali della stessa frequenza, per es., tre forze elettromotrici. La denominazione di t. è attribuita anche al circuito elettrico [...] 2-3 da collegare alla linea; talvolta si utilizza come terminale anche il centro stella e lo si collega con un quarto conduttore n, detto filo neutro; in questo caso il sistema si dice a stella con neutro, altrimenti si dice semplicemente a stella; b ...
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Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] . il punto N di connessione dei singoli circuiti monofase a, b, c; tale punto può restare isolato o può essere il terminale di un conduttore n (filo n. o anche neutro), il quale è percorso da una corrente in pari alla somma delle correnti ia, ib e ic ...
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Geografia
Voce germanica derivata dal termine warda «posto di guardia» o «luogo di osservazione», di derivazione gotica (o meno probabilmente longobarda), diffuso in Lombardia, nel Veneto e nell’Italia [...] introdurrebbe un errore nella misura del potenziale. La fune (o filo) di g. è una fune metallica tesa al di sopra dei conduttori di una linea elettrica, tra i tralicci di sostegno e ivi messa a terra; ha lo scopo di proteggere la linea da scariche ...
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capacita
capacità [Der. del lat. capacitas -atis, da capax "capiente"] [LSF] (a) Attitudine di un oggetto a contenere qualcosa fino a un determinato limite; è riferita di norma a recipienti (c. di un [...] della c. elettrica è il farad (F). Per altre considerazioni, e anche per locuz. particolari, quali, nel caso di sistemi di conduttori, c. elettrica propria e mutua, coefficienti di c., ecc., v. elettrostatica nel vuoto: II 392 e. Per i campioni di c ...
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contatto
contatto [Der. del part. pass. contactus del lat. contingere "toccare"] [ASF] C. di astri: l'apparenza per cui il disco luminoso di un astro tocca, esternamente o internamente, il disco luminoso [...] elettrica trascurabile, che li tocchi ambedue (reoforo di c.); si chiama resistenza di c. la resistenza elettrica fra i due conduttori collegati. Per un buon c. occorre che tale resistenza, e quindi la conseguente caduta di tensione al c., sia la ...
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traslatore
traslatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. translator -oris "che opera una traslazione", dal part. pass. translatus di transferre "trasferire"] [LSF] Di apparecchio che serve per effettuare [...] griglia e catodo e ricavando il segnale trasferito ai capi di un resistore o di un induttore tra il catodo e il conduttore comune (t. catodico, ingl. cathode follower); ora si usa un circuito analogo a transistore, tra il circuito di base e quello di ...
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conduttore
conduttóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. conductor -oris, der. di conducĕre «condurre»]. – 1. Chi o che conduce, nel sign. fondamentale del verbo: la giustizia conduttrice del coro delle virtù morali (D. Bartoli). In partic.,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...