Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] del 1956, si ha un periodo di sostanziale consolidamento interno del paese e di trasformazione degli attori arabi. In questa fase il conflittoarabo-israeliano è per lo più giocato da attori statuali, mentre la società e gli attori palestinesi devono ...
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Uomo politico tunisino (Monastir 1903 - ivi 2000). Aderì giovanissimo nel 1922 al partito costituzionale (Destūr) in seno al quale divenne, nel 1932, il maggior esponente della corrente rigorosamente indipendentista, [...] piano internazionale, ha mantenuto un atteggiamento sostanzialmente filoccidentale e favorevole a una soluzione di compromesso del conflittoarabo-israeliano. Nel nov. 1987 è stato destituito, ufficialmente per motivi di salute, dal primo ministro A ...
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Politica e letteratura
Carlo D'Amicis
L'idea che la letteratura potesse cambiare il mondo, trasformarsi in un'azione in grado di sortire effetti storici e determinare un'assunzione di responsabilità [...] A. Yehoshua (n. 1936), D. Grossman (n. 1954), S. Horn (n. 1951) hanno assunto posizione rispetto al conflittoarabo-israeliano, raccontandone le paure quotidiane e nello stesso tempo immaginando sviluppi e soluzioni. In Africa, contro le dittature e ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] della loro azione. Ne è prova la parte sfocata e complessivamente marginale avuta dall'ONU nelle diverse fasi del conflittoarabo-israeliano e più recentemente nella vicenda libanese.
13. L'ONU e il disarmo
Qualche considerazione a parte deve farsi ...
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Terrorismo
Robert H. Kupperman
di Robert H. Kupperman
Terrorismo
sommario: 1. Introduzione: a) il terrorismo come spettacolo; b) chi sono i terroristi?; c) il fenomeno in evoluzione; d) le basi della [...] simile risultato può essere ottenuto soltanto attraverso un processo incerto e doloroso; per esempio, il conflittoarabo-israeliano non sarà certo risolto facilmente. Considerando comunque il terrorismo una forma intollerabile di dissenso, i governi ...
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Organizzazione delle Nazioni Unite
Origini e sviluppo
Dopo la Prima guerra mondiale venne fondata la Società delle Nazioni, che nella proposta del presidente statunitense Woodrow Wilson sarebbe stata [...] Nazioni Unite, per dare assistenza alla popolazione palestinese sfollata a seguito del conflittoarabo-israeliano del 1948, culminato con la creazione dello Stato di Israele. L’agenzia definisce rifugiati palestinesi coloro che, nel periodo tra il 1 ...
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di Paolo De Castro
Gli ultimi decenni sono stati contraddistinti da un dibattito sempre più animato sul rapporto tra uso delle risorse naturali e loro capacità di rigenerazione. Dal punto di vista mediatico [...] bacino, verso l’arido Negev, segnò l’inizio da parte di Israele di una strategia di controllo sulle fonti idriche destinata a influenzare le fasi successive del conflittoarabo-israeliano. La Guerra dei sei giorni nel 1967 fu preceduta da una serie ...
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Vedi Israele dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Dal punto di vista storico Israele rappresenta la realizzazione dell’obiettivo del movimento sionista, il progetto nazionale ebraico nato nel [...] del 1956, si ha un periodo di sostanziale consolidamento interno del paese e di trasformazione degli attori arabi. In questa fase il conflittoarabo-israeliano è per lo più giocato da attori statuali, mentre la società e gli attori palestinesi devono ...
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Vedi Giordania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Giordania, come molti altri paesi della regione mediorientale, ha una storia nazionale relativamente recente, che si può far risalire alla [...] tentato di fungere da perno delle mediazioni diplomatiche in Medio Oriente, soprattutto in relazione al conflittoarabo-israeliano. I rapporti con i vicini arabi sono infatti relativamente buoni, soprattutto con l’Iraq e con i paesi del Golfo, con ...
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mediazione
mediazióne s. f. [dal lat. tardo mediatio -onis, der. di mediare; v. mediatore]. – 1. a. Azione esercitata da una persona (o anche da un ente, un’associazione, una collettività, una nazione) per favorire accordi fra altre o per...