Abu Mazin
Abū Māzin (tecnonimico di Maḥmūd ‛Abbās). – Politico palestinese (n. Ṣafed, ebr. Tzfat, 1935), esponente dell’ala moderata del partito al-Fataḥ. Primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese [...] (ANP) dal marzo al settembre 2003, si è dimesso per il conflitto con l’allora presidente dell’Autorità, Yāsir ‘Arafāt. Tornato alla ribalta maggio 2011 per ricostituire l’unità nazionale dei palestinesi le due organizzazioni hanno firmato al Cairo un ...
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Said, Edward Wadie
Said, Edward Wadie (Sa‘īd, Idwārd Wadī). – Intellettuale arabo di origine palestinese (Gerusalemme 1935 - New York 2003), residente negli Stati Uniti dall’adolescenza, ha segnato un [...] la sua intensa partecipazione politica al dibattito sul conflitto arabo-israeliano, autore di numerosi studi sull'argomento e politici palestinesi al-Mubādara al-waṭaniyya al-filasṭiniyya («Iniziativa nazionale palestinese»), un’iniziativa ...
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autovittimizzazione
(auto-vittimizzazione), s. f. Vittimizzazione di sé stessi.
• [Jacques] Sémelin mette in parallelo il genocidio nazifascista degli ebrei, quello dei tutsi nel Rwanda, quello dei musulmani [...] d’una cultura che si smacchia la coscienza con poco e senza le estensioni pseudo-psicanalitiche al conflitto israelo-palestinese di un [José] Saramago. Sémelin si concentra dapprima sull’innesco: cioè sull’auto-vittimizzazione che porta persone ...
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Aumann, Robert John
Aumann, Robert John – Matematico israeliano (n. Francoforte 1930). Nel 1938 emigrò con la famiglia ebrea negli Stati Uniti, dove proseguì gli studi. Nel corso del suo dottorato al [...] Schelling) per i suoi studi sulla cooperazione e il conflitto realizzati attraverso la teoria dei giochi. I suoi principali giochi per l’interpretazione di parti del Talmud e per giustificare la sua opposizione alla creazione di uno Stato palestinese. ...
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risoluzione ONU 242
Risoluzione adottata all’unanimità dall’Assemblea generale delle NU (22 nov. 1967), dopo la fine della terza guerra arabo-israeliana (➔ ), con la quale si stabilivano i due principi [...] fondamentali di risoluzione del conflitto israelo-palestinese: «terra in cambio di pace», ossia ritiro di Israele dai in cambio del riconoscimento da parte degli Stati arabi; «giusta soluzione del problema dei profughi», interpretabile come diritto ...
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Dal 1987 al 2000 si apre la fase politicamente e diplomaticamente più dinamica dei rapporti arabo-israeliani. Dopo l’inizio della prima intifada (dicembre 1987) si pone chiaramente il problema di una soluzione [...] ’Anp, più forte invece in Cisgiordania, è stata sancita e irrigidita da una breve e sanguinosa guerra civile. Infatti dopo le elezioni palestinesi del 2006, vinte da Hamas, si è avuta nel 2007 una sanguinosa resa dei conti tra le fazioni, che si sono ...
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retroscenismo
s. m. Tentativo di scoprire e interpretare retroscena, spesso improbabili o inesistenti. ◆ Caro direttore, leggo con stupore di essere un commentatore stizzito dell’intervista che Mario Monti ha concesso a «La Stampa». […] Nulla...
guerra asimmetrica
loc. s.le f. Conflitto ad armi impari, non dichiarato, nel quale una delle parti è costretta a difendersi da un nemico non identificabile, trovandosi in situazione di palese svantaggio. ◆ Esiste una fondamentale differenza,...