MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] ebbe nella madre, donna di non comune cultura e sensibilità, la prima istitutrice attenta a coltivarne l'intelligenza manifestatasi vivace sin dall'infanzia. I primi studi li compì nel seminario di Ariano ...
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Educatore scozzese (Forfar 1883 - Aldeburgh 1973). In parte autodidatta, dopo sofferte esperienze in patria e in Germania (Dresda), durante le quali maturò una radicale avversione contro il tipo di scuola [...] autoritaria e conformista dominante a quel tempo, fondò (1924) in Inghilterra una sua scuola, denominata Summerhill e ispirata al principio che i ragazzi, naturalmente buoni, sviluppano con relativa spontaneità le loro capacità se possono operare in ...
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Regista cinematografico (Ginevra 1929 - ivi 2022), uno dei principali esponenti della nuova cinematografia elvetica insieme con C. Goretta. Esordì nel lungometraggio con Charles mort ou vif (1969). Autore [...] sensibile ai condizionamenti della conformista società borghese svizzera, distaccato narratore di personaggi marginali e isolati, ha diretto fra l'altro: La salamandre (1971); Jonas qui aura 25 ans en l'an 2000 (1976); Messidor (1979); Les années- ...
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BIANCHI, Salvatore
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma nel 1821, da Luigi e da Luisa Valenti. Dopo essersi precocemente rivelato appassionato cultore dell'architettura, quando terminò gli studi divenne, nell'ambiente [...] pigramente conformista della Roma di quegli anni, uno degli architetti preferiti dal patriziato romano. Il B., purtuttavia, accanto alle sue ben poco pregnanti interpretazioni della stilistica neorinascimentale che metteva in opera per accontentare i ...
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Sceneggiatore e montatore cinematografico (Venezia 1930 - Roma 1978). Si affermò nel campo del montaggio cinematografico con Chi lavora è perduto (1963). Tra gli altri film cui ha collaborato: Tre passi [...] nel delirio (1958), Zabriskie Point (1970), Il conformista (1970), Ultimo tango a Parigi (1972), Il portiere di notte (1974), Professione: reporter (1975), Novecento (1976), Dersu Uzala (1976). ...
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Teologo anglicano (Loughborough, Leicestershire, 1630 - Londra 1705). Cappellano di Cromwell fino al 1669, poi pastore di una congregazione presbiteriana a Londra (1675-85), dovette riparare a Utrecht [...] per sfuggire alle persecuzioni del governo contro il clero non conformista. Tornato a Londra dopo la proclamazione della libertà di coscienza (1687), polemizzò contro i conformisti predicando la tolleranza. Tra le sue opere: A treatise on delighting ...
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Giornalista italiano (Torre de' Passeri, Pescara, 1883 - Roma 1944). Oppositore del fascismo come collaboratore del Mondo e del settimanale satirico Il becco giallo, fu poi redattore capo (1926-29) del [...] Corriere padano di Ferrara, ma con atteggiamento non conformista. Diresse, con N. Quilici, la rivista Nuovi problemi (1930-40). Si occupò di politica estera e anche di filosofia e storia (Il fantasma liberale, post., 1946). ...
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Drammaturgo danese (Ribe 1901 - Copenaghen 1961). Scenografo a Parigi, a Londra, al Teatro Reale di Copenaghen, poi direttore artistico del "Tivoli", esordì nel 1935 con Melodien der blev vaek ("La melodia [...] perduta"): amabile ma pungente farsa dell'impiegatuccio piccolo-borghese e conformista. Nella commedia Eva aftjener sin barnepligt ("Eva compie il suo dovere di bambina", 1936) è satireggiata l'educazione borghese. Ancor più aspro e polemico è il ...
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Giornalista e scrittore francese (Parigi 1892 - ivi 1966). Fondatore e direttore (1915-65) della rivista Crapouillot che, dal 1919 in poi, dedicò una serie di numeri speciali ai grandi problemi e alle [...] forze economiche, politiche e sociali del mondo contemporaneo, studiandoli con spirito non conformista. Ha pubblicato romanzi, saggi storici (En rase campagne, 1917; Histoire de la grande guerre 1914-1918, 1959; ecc.), ricordi (Mon journal pendant l' ...
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Attrice cinematografica francese (n. Parigi 1934); affermatasi con Futures vedettes (Ragazze folli, 1955) e Et Dieu créa la femme (Piace a troppi, 1956), ha interpretato quasi cinquanta film (La verité, [...] , Vie privée, 1961, Le repos du guerrier, 1962, Le mépris, 1963, ecc.) cui la sua avvenenza e il carattere non conformista dei personaggi da lei rappresentati hanno assicurato notevole successo. Nel 1974 ha annunciato il suo ritiro dalle scene per ...
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conformista
s. m. e f. [der. di conforme, secondo il modello dell’ingl. conformist, che indicava propr., in origine, gli aderenti alla Chiesa anglicana] (pl. m. -i). – Chi si conforma a una determinata dottrina politica o religiosa; per estens.,...
conformare
v. tr. [dal lat. conformare «formare, dar forma», comp. di con- e formare «id.»] (io confórmo, ecc.). – 1. non com. Dare forma e proporzione alle parti: il modo in cui la natura ci ha conformati. 2. Rendere conforme, adattare, far...