Atti di venerazione verso Confucio, la famiglia imperiale e verso gli antenati in genere che i missionari gesuiti, giunti per primi in Cina all’inizio del 17° sec., approvarono, giudicandoli non inconciliabili [...] ) e del S. Uffizio (1757, 1773 e 1777). Nel 20° sec., essendo stato chiarito che le cerimonie in onore di Confucio dovevano intendersi come onoranze puramente civili a un filosofo e alla sua dottrina, la Congregazione di Propaganda Fide ne ha ammesso ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] esercizio del potere, e il sovrano non era più considerato come colui che è 'chiamato' a regnare. Questa idea di sé di Confucio e dei suoi seguaci fece nascere in loro la convinzione di essere degli eletti e il senso di una certa indipendenza. Da ...
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Missionario gesuita e sinologo (Autun 1663 - Roma 1736). In Cina dal 1699 al 1720, fu uno dei più convinti sostenitori delle posizioni assunte dalla sua Compagnia nella cosiddetta questione dei riti cinesi [...] (tolleranza del culto puramente civile a Confucio, degli onori resi alle tavolette degli antenati, ecc.); portò in Europa una discreta collezione di libri cinesi. ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] tradizione taoista, Wang Bi si sforza di tornare a una riflessione di fondo sulla figura del Saggio, il cui modello resta Confucio (Wang Bi è anche l'autore di un commentario ai Dialoghi). La sua lettura del Classico dei mutamenti comporta una totale ...
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Gesuita (Maastricht 1624 - Ch'angchou 1676), missionario in Cina scrisse la Historia tartaro-sinica nova (1659-65), nella quale sono ricostruite le vicende della conquista manciù nonché delle persecuzioni [...] e dell'espulsione dei missionarî. Curò, insieme ad altri confratelli, la prima edizione della biografia di Confucio dedicata all'Occidente (con un trattato sulla sua dottrina, in lat. e cinese, 1663), che si diffuse in Francia nella ristampa del 1687 ...
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Missionario gesuita (Piazza Armerina 1626 - Hangzhou 1696); entrato sedicenne nella Compagnia di Gesù, partì nel 1657 per la Cina e svolse la sua attività missionaria soprattutto nello Jiangxi. Imprigionato [...] e soprattutto per discutere la questione dei riti cinesi. Dotto sinologo, fu autore della prima traduzione di Confucio e di una sua biografia, pubblicate nella Sinarum scientia politico-moralis (1667); pubblicò anche una Compendiosa narratione ...
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Teologo pietista (Gardelegen, Altmark, 1670 - Halle 1744). Studiò dal 1689 a Lipsia, e qui per raccomandazione di A. H. Francke divenne istitutore della casa di Ch. Thomasius. Seguì poi A. H. Francke a [...] hermeneuticus, 1709-11). Contro C. Wolff diresse, prendendo pretesto dall'esaltazione che questi aveva fatto dell'etica filosofica di Confucio, il suo Causa Dei adversus atheismum (1723), e fu tra i capi della fazione accademica che costrinse Wolff a ...
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CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] alle loro divinità. Per di più non era ammissibile celebrare le stesse cerimonie, ora a Dio nel tempio ora privatamente a Confucio. Il C. dimostra che, volendo seguire fino in fondo la logica delle tesi gesuitiche, si giungerebbe all'assurdo di dover ...
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DE MARINI, Giovanni Filippo
Giuliano Bertuccioli
Nato a Taggia (Imperia) nel 1608, entrò nel 1625 nel collegio di S. Andrea della Compagnia di Gesù a Roma. Dopo aver terminato gli studi ed essere stato [...] un Filosofo gentile. E se poi come fanno gli heretici a corrompere le più sante dottrine, molti degli scolari di Confucio non ne havessero o per propria malitia o per mala intelligentia guasto il metodo, e sconvolto le sentenze, troverebbe con puro ...
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ALENIS (Aleni), Giulio (in cinese Ai Ju-lüeh ssu-chi)
Pietro Pirri
Nacque di nobile famiglia a Brescia nel 1582. Entrato in noviziato nella Compagnia di Gesù a Novellara il 10 nov. 1600, studiò filosofia [...] quale ebbe un perfetto dominio) e alla sua fama di uomo dotto in ogni ramo delle scienze. Gli fu dato il titolo di "Confucio dell'Occidente" e in vero egli fu il più dotto europeo che, dopo il Ricci, mettesse il piede nella Cina. Lasciò molte opere ...
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confucianesimo
confucianéṡimo s. m. – Sistema di dottrine religiose, filosofiche, etiche, sociali e politiche elaborato dal pensatore cinese Confucio (c. 551-479 a. C.) e dai suoi successori; basato su una particolare attenzione verso la formazione...