La grande crisi del nuovo secolo
Luigi Spaventa
Fra la metà degli anni Novanta del 20° sec. e i primi sei anni di quello successivo, l’economia mondiale conobbe uno sviluppo senza precedenti nella storia [...] 2007, il capo di Citi, una grandissima banca d’investimento statunitense, disse, memorabilmente, in un’intervista alla stampa (e poco invece avevano fatto in altri casi. Poco dopo, il Congresso bocciò in prima lettura un piano di riacquisto dei titoli ...
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«América, no invoco tu nombre en vano»
(Pablo Neruda, Canto general)
Il nuovo corso latinoamericano
di Gianni Minà e Gennaro Carotenuto
3 gennaio
Il governo argentino dà mandato alla Banca centrale [...] pace e legato a gruppi paramilitari di ultradestra. Il governo statunitense lo ha appoggiato con ulteriori aiuti per 2,6 miliardi di degli USA
Il 2 dicembre 1823 in un messaggio al Congresso il presidente degli Stati Uniti, James Monroe, dichiarò che ...
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Miriam Kennet; Michelle S. Gale de Oliveira; Volker Heinemann
Green economy
«Viviamo in un’età di trasformazione globale, un’età di economia verde» (Ban Ki-moon)
Strumenti e obiettivi dell’economia ecologica
di [...] cui la fuoriuscita del petrolio ha danneggiato l’economia statunitense, facendo fallire le aziende ittiche e mettendo in crisi di disponibilità futura di risorse naturali. Il 16° congresso nazionale del Partito comunista (novembre 2002), nel fissare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] scientifico si acuiscono e nel 1876, all’ultimo congresso di Budapest, la proposta di Bertillon sulla necessità di normative che contrappongono i fautori del controllo (scuola statunitense e nord europea) e dell’autoregolazione demografica a quelli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Maria Gerardo Vito
Daniela Parisi
Francesco Vito, originario del casertano, dopo tre lauree conseguite all’Università di Napoli e una decina di anni di specializzazione in Italia e all’estero, [...] una nuova classe dirigente, allora questo aspetto della cultura statunitense non poteva non costituire di per sé un’attrattiva.
Dal W. Mints e Jacob Viner. Assistette al primo congresso della Econometric society (28-30 giugno 1933), partecipando ...
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GIORDANI, Francesco
Aldo Gaudiano
Nato a Napoli il 5 luglio 1896 da Giulio, ingegnere comunale, e Maria Rossi, terzo di sette figli, compì i primi studi nella sua città natale. Dimostrò precocemente [...] autonomo in grado di superare le riserve dei banchieri statunitensi relative a un'eventuale gestione burocratica e clientelare dei LXXX [1928]). Da segnalare la prolusione al IX congresso dell'Union internationale des producteurs et distributeurs d' ...
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GENTILI, Dino
Antonio Alosco
Nacque a Milano il 25 giugno 1901 da Gerolamo Sordello e Pia Ravà, in una famiglia ebraica di ceto borghese e di educazione laica.
Questa conduceva un esercizio commerciale [...] , anche se non costituiva un impegno da parte del governo statunitense di una pace senza punizioni, era però un incitamento - di una delegazione laburista diretta dallo stesso Bevan al congresso del PSI del 1957 a Venezia e consentiva la ripresa ...
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Morris, Robert
Statista e finanziere statunitense (Liverpool 1734-Filadelfia 1806). Recatosi giovanissimo in America (1747), vi fece una considerevole fortuna con il commercio e le speculazioni. Deciso [...] oppositore delle misure politiche del governo britannico, eletto al congresso continentale (1775-78), fu tra i firmatari della dichiarazione d’indipendenza, benché si fosse astenuto dalla sua votazione. Servì la rivoluzione in modo determinante come ...
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cybersicurezza (cyber-sicurezza), s. f. Sistema di sicurezza che protegge la rete telematica di uno Stato da eventuali attacchi terroristici perpetrati per via informatica. ◆ Il mercato civile della cybersicurezza di alto livello tecnico non...
piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...