Ecclesiastico battista e uomo politico statunitense (Atlanta, Georgia, 1929 - Memphis, Tennessee, 1968). Una delle figure più carismatiche della lotta contro la segregazione razziale, premio Nobel per [...] 'impressione destata nel paese dall'assassinio, che scatenò in parecchie città statunitensi, e soprattutto a Washington, violente dimostrazioni da parte degli afroamericani, il Congresso si decise ad approvare le più urgenti leggi integrazioniste, in ...
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Ocasio-Cortez, Alexandria. – Donna politica statunitense (New York 1989). Proveniente da una famiglia di origini portoricane, si è laureata nel 2011 in Economia e relazioni internazionali presso l’università [...] 2018 ha inaspettatamente sconfitto J.Crowley, ottenendo il 57,1% delle preferenze nel 14° distretto di New York; eletta al Congresso nel novembre dello stesso anno - la più giovane donna parlamentare nella storia degli Stati Uniti -, nella sua agenda ...
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Attivista e donna politica statunitense (Brooklyn 1924 - Daytona Beach 2005). Proveniente da una famiglia barbadiana emigrata a Brooklyn, alla professione di educatrice per l’infanzia ha affiancato un’intensa [...] delle minoranze, delle donne e dei lavoratori, intraprendendo nel 1964 la carriera politica. Prima donna nera eletta al Congresso (1968) nelle fila del Partito democratico come membro della Camera dei rappresentanti per lo Stato di New York, ha ...
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Giurista e uomo politico statunitense (Washington 1827 - Meriden, Connecticut, 1905), senatore (dal 1879). L'emendamento da lui proposto all'Army appropriation bill e approvato dal Congresso nel 1901 stabiliva [...] l'imposizione a Cuba, allora occupata dagli USA, di una sorta di protettorato, che comprendeva il diritto di intervento militare nell'isola, la possibilità di installarvi basi navali e una serie di limitazioni ...
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Uomo politico statunitense (Londra 1850 - San Antonio, Texas, 1924). Fabbricante di sigari a New York, fondò, nel 1881, la Federation of trades and labor unions of the USA and Canada, e ne assunse la presidenza [...] sino alla morte. Volle tenere la sua organizzazione sindacale lontana dall'influenza dei partiti; rifiutò perciò l'elezione al Congresso, ma poté esercitare ugualmente una efficace azione sulla vita politica del paese. Fece votare la legge delle otto ...
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Generale e uomo di stato statunitense (Lexington 1793 - Hunts ville, Texas, 1863); da giovane partecipò ai combattimenti contro gli Indiani (1812); fu poi membro del Congresso e governatore del Tennessee [...] Jacinto (1836). Fu il primo presidente della Repubblica del Texas e fu rieletto nel 1841. Dopo l'annessione del Texas agli USA (1845), divenne senatore al Congresso. Quale governatore (1859) si oppose alla secessione del Texas e fu deposto nel 1861. ...
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Nez, Chester. – Veterano navajo della seconda guerra mondiale (Chi Chil Tah, New Mexico, 1921 - Albuquerque 2014). Appartenente al clan navajo Dibé Lizhiní (“pecora nera”), è stato l’ultimo sopravvissuto [...] etnia reclutati nel 1942 dal corpo di fanteria della Marina statunitense per ideare un codice comunicativo basato sul loro idioma in grado di decifrare. Insignito della medaglia d'oro del Congresso nel 2001, sulla sua esperienza di guerra N. ha ...
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Uomo politico statunitense (Brandon, Vermont, 1813 - Chicago 1861). Avvocato, organizzatore e membro influente del partito democratico nell'Illinois. Eletto rappresentante al Congresso (1834) e poi senatore [...] (1847), partecipò attivamente alle discussioni circa l'estensione della schiavitù ai nuovi territorî (Kansas-Nebraska bill), formulando (1854) un'ambigua dottrina della "sovranità popolare" (la decisione ...
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Uomo politico statunitense (New Lebanon, New York, 1814 - Greystone, New York, 1886). Avvocato, membro dell'Assemblea dello stato di New York (dal 1846), fu esponente di spicco del gruppo di democratici [...] USA nelle contestate elezioni del 1876, benché avesse ottenuto la maggioranza dei suffragi, accettò il verdetto della commissione del Congresso incaricata di dirimere la controversia elettorale, che lo escluse dal mandato in favore di R. B. Hayes. ...
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Uomo politico statunitense (Sumner, Montana, 1905 - Washington 1995). Professore (1935-39) e rettore (1939-41) dell'univ. dell'Arkansas, membro (democratico) del Congresso (1943), senatore dell'Arkansas [...] agli USA per residuati di guerra fossero usati per borse di studio al fine d'incrementare gli scambî tra studiosi e studenti statunitensi e i loro colleghi degli altri paesi. La legge ha avuto attuazione dal 1946 in poi in numerosi paesi, tra cui l ...
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cybersicurezza (cyber-sicurezza), s. f. Sistema di sicurezza che protegge la rete telematica di uno Stato da eventuali attacchi terroristici perpetrati per via informatica. ◆ Il mercato civile della cybersicurezza di alto livello tecnico non...
piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...