TULAREMIA (da Tulare, distretto della California dove per la prima volta fu isolata la malattia)
Agostino Palmerini
Malattia infettiva epidemica dei conigli selvatici e di altri roditori (scoiattoli, [...] milza, noduli caseosi nella milza e nel fegato. Eccezionalmente può infettarsi anche l'uomo o per contatto con carni infette (conigli, lepri), o per trasmissione del germe da parte di ectoparassiti dei quali i più importanti sono un tafano (Crysops ...
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Adattamento del nome di Ankara nella sua pronunzia popolare Engïrï, usato dal Settecento in varie lingue europee. Con esso si indicano razze di capre, di conigli, di gatti, di cavie con pelo lungo, soffice [...] e serico.
Capra d’A. Originaria dell’altopiano centrale dell’Asia Minore, è utilizzata, mediante incrocio, per il miglioramento della produzione della lana; è di piccola statura, con corna piatte e avvolte ...
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Carnivoro (Canis dingo; v. fig.) della famiglia Canidi, di statura media, con pelame poco lungo, uniformemente rossastro o crema. Vive in Australia in zone semiaride e di boscaglia, in gruppi di 5 o 6 [...] individui. Assale spesso conigli, pecore e canguri. Non è ancora accertato se rappresenti un vero Canide selvatico, oppure un cane rinselvatichito da molto tempo (forse dal Pleistocene). ...
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(o Peramelimorfi) Ordine di Mammiferi Marsupiali comprendente le famiglie Peramelidi, Chelopodidi e Tilacomidi. Ne fanno parte specie note come bandicoot, caratterizzate da dentature di tipo poliprotodonte [...] e da sindattilia negli arti posteriori.
La famiglia Peramelidi comprende marsupiali simili a ratti o conigli, con muso aguzzo, orecchie medie o grandi, arti posteriori più lunghi, dentatura insettivora, privi di clavicola. Notturni o crepuscolari, ...
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Piccolo Mammifero Carnivoro (Mustela nivalis; v. fig) della famiglia Mustelidi, dalla pelliccia di color cannella, con gola e ventre bianchi. Molto comune, agile arrampicatore, assale mammiferi e uccelli [...] anche più grossi di lui. Le sue prede preferite sono i topi campagnoli, i conigli selvatici e le lepri.
In Sardegna vive M. nivalis boccamela. ...
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Carnivoro (Mustela erminea; v. fig.) della famiglia Mustelidi, a diffusione oloartica, delle aree temperate del Nord America e dell’Eurasia. Il corpo è lungo fino a 30 cm nei maschi, circa la metà nelle [...] a terra è un ottimo arrampicatore. Ha abitudini notturne e crepuscolari. È un predatore specializzato nella caccia a conigli e lepri, ma si nutre anche di micromammiferi, uccelli, uova, piccoli rettili, anfibi, pesci e invertebrati. Scava tane ...
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Mammiferi
Giuseppe M. Carpaneto
Animali che allattano
La classe dei Mammiferi comprende Vertebrati assai diversi tra loro, che però possiedono importanti caratteristiche in comune: le ghiandole mammarie [...]
La via del latte
Per capire come sono fatti i Mammiferi è sufficiente pensare agli animali che conosciamo meglio: cani, gatti, conigli, cavalli, mucche, pecore, maiali e... noi stessi! Tutti questi animali fanno parte di un’unica grande classe di ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] p. rappresenta un fattore di crescita per determinati batteri (lattacidogeni in particolare); nei topi, ratti e conigli, favorisce la trasformazione in acido nicotinico del triptofano alimentare. Il p. nelle sue forme fosforilate (piridossalfosfato ...
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ZOOTECNIA (XXXV, p 1014; App. II, 11, p. 1140; III, 11, p. 1148)
Pietro Mazziotti di Celso
L'evolversi della z. è strettamente correlato con la storia e le vicende umane per cui nel periodo posteriore [...] 28.304.000 q di carne, così ripartiti per specie: bovini 8.580.000, suini 8.566.000, ovini 359.000, equini 159.000, pollame 9.161.000, conigli e selvaggina 1.479.000; da 96.085.000 q di latte; da 6.332.000 q di uova da consumo; da 121.048 q di lana ...
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Linguistica
Dialetto n. Dialetto localizzato nel Nord-Ovest della Francia, intorno a Caen e Rouen. Vanta una letteratura più antica di quella propriamente francese. In seguito alla conquista dell’Inghilterra [...] come una varietà di quella germanica; chiamata anche razza cotentine, comprende animali a duplice attitudine (latte e carne).
Razza di conigli di media grossezza e di buona precocità, di color grigio lepre; il gigante n. raggiunge, da adulto, i 5-6 ...
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coniglia1
conìglia1 s. f. [dal fr. ant. conille, der. di coniller «tirar su i remi»]. – Sulle galee, il banco estremo prodiero più riparato, dove stava l’ultima coppia di rematori (detti coniglieri).
coniglia2
conìglia2 s. f. [femm. di coniglio]. – La femmina del coniglio. Fig., scherz., (o spreg.), donna molto prolifica (per similitudine con la proverbiale prolificità delle coniglie). ◆ Gli alterati sono gli stessi di coniglio, al femm.:...