Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] (attributi) che da forme verbali.
L’unione di esse «essere» col participio passato si trova già in latino, sia nella coniugazione passiva sia in quella deponente: laudatus sum «sono stato lodato», natus sum «sono nato». Quasi sicuramente è dai tempi ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] allo scomporsi delle desinenze personali, fuorché nella terza persona singolare del presente, e contemporaneamente ha arricchito la coniugazione di forme composte.
Nel 13° sec. il francese, che aveva sostituito da due secoli l’anglosassone come ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] aggiunta di appropriate desinenze. I verbi sottoposti a prestito convergono tutti nella classe in -are (prima coniugazione), sia direttamente (ad es., cliccare, scannare < scan «acquisire immagini attraverso lo scanner», postare «affiggere su ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] il tipo in -orono), fra diedero, dierono e diedono (III, 35). Al futuro e al condizionale esclusiva anche per la prima coniugazione la protonica fiorentina -er- (III, 38 e III, 43; in Fortunio ancora ammesse invece le forme amaremo, amaresti). Al ...
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Ugro-Finni Famiglia etno-linguistica distribuita nell’Europa settentrionale e centrale e nell’Asia nord-occidentale; costituisce un ramo della maggiore famiglia uralica.
Il gruppo delle lingue ugro-finniche [...] preteriti), e aveva inoltre una forma negativa, conservatasi ovunque fuorché nelle lingue ugriche, e probabilmente una speciale coniugazione oggettiva, conservata nelle lingue ugriche e nel mordvino, nella quale è espressa non solo la persona del ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] vocale finale, prima chiusa poi aperta), (tu) dormi / (lui / lei) dormì (più marginali i casi di verbi della seconda coniugazione: (lui / lei) ripete / (lui / lei) ripeté, per via della minore frequenza di forme della terza persona singolare del ...
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PRESENTE, CONGIUNTIVO
Il presente del modo ➔congiuntivo è un tempo verbale usato sia in proposizioni principali, sia in proposizioni subordinate.
Nelle proposizioni ➔principali può essere usato con diverse [...] forme del congiuntivo e di fatto specializzate come forme dell’imperativo.
Usi
La forza di attrazione delle forme della I coniugazione sulle altre classi verbali è tale che non è raro incontrare forme scorrette del tipo venghi o venghino, attestate ...
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Il nesso ‹-gn-› è il digramma utilizzato per la resa grafica della nasale palatale [ɲ], suono di formazione neolatina (cognato, agnello, dignità, usignolo, ognuno, ecc.), che in posizione intervocalica [...] . Inizialmente rifiutato dai grammatici, quest’uso, attestato, specialmente sui giornali, per lo più tra le forme della prima persona plurale della prima coniugazione, è ormai accettato (a malincuore) a fianco di quello che prevede la ‹i› diacritica. ...
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Modo in cui è concepito lo sviluppo dell’azione indicata da un verbo; si parla quindi di a. imperfettivo o perfettivo. In molte lingue è una categoria autonoma; in alcune coesiste con la categoria del [...] ), o nel suo terminare (arrivare, giungere, a. puntuale, terminativo o perfettivo o conclusivo) ecc. In seno alla coniugazione si avverte talvolta una distinzione di a. (mangiava, a. imperfettivo; mangiò, a. puntuale o aoristico), che però ...
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significato
Domenico Russo
Il contenuto dei segni che servono per comunicare
Tutti i segni che servono per comunicare hanno un loro significato. Di enorme importanza sono i significati dei segni linguistici [...] , forme come-avo, che in italiano indica la prima persona singolare dell’imperfetto indicativo di un verbo della prima coniugazione (am-avo).
I significati grammaticali sono molto poveri di riferimenti alla realtà concreta e da soli non possono dire ...
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coniugazione
coniugazióne s. f. [dal lat. coniugatio -onis (der. di coniugare «congiungere») «congiunzione, relazione etimologica tra vocaboli», e nel lat. tardo «flessione del verbo»]. – 1. Nella terminologia grammaticale, la flessione del...