Filosofo australiano (Melbourne 1926 - Sydney 2014), secondo la sua teoria la conoscenza non è altro che la formazione di credenze su stati di cose oggettivi provvisti di oggettive proprietà e relazioni, [...]
Opere e pensiero
Filosofo dai molteplici interessi, A. ha articolato con coerenza una concezione naturalista e realista della conoscenza, della mente e del sapere scientifico. Nel suo primo importante lavoro (Perception and the physical world, 1961 ...
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In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate [...] alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; e, con significato più astratto, l'attività intellettuale volta allo studio o all'analisi di tali opere. ...
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Genericamente, ogni dottrina o corrente filosofica per la quale la conoscenza consiste nella ricerca di essenze intese come realtà ultime.
In accezione fondamentalmente negativa, K.R. Popper ha chiamato [...] e. o e. metodologico l’orientamento epistemologico che tende a dare risposte a domande come: «che cosa è la materia?». A questo erroneo modo di porre le domande scientifiche, Popper contrappone l’autentico ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] ), e se conoscessimo "le ragioni armoniche che Egli ha conservato nella fabbrica del mondo e di tutte le sue parti, questa conoscenza ci rapirebbe mille volte più di tutti i concerti" (p. 19). Dieci anni dopo la pubblicazione del Traité, nel Libro I ...
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La prima raccolta di leggi imperiali di cui si abbia conoscenza nell’esperienza giuridica romana, risalente al 291-92 d.C. La raccolta – che fu detta Codex per via della caratteristica veste editoriale, [...] con fogli di pergamena rilegati a libro, e Gregorianus perché ne fu autore un privato, di nome Gregorio o Gregoriano, di cui non si hanno notizie – conteneva rescritti, ossia pareri ufficialmente rilasciati ...
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Dottrina filosofica che afferma che la realtà consiste nei dati dei sensi e nelle loro immagini, posti nel tempo e nello spazio, e che riduce pertanto la materia a sensazioni, lo spirito ad avvenimenti [...] dottrina delle monadi, e quindi a superare il fenomenismo; mentre il fenomenismo del Mach per spiegare l'unità della conoscenza trapassa in un fenomenismo oggettivo. Infatti il Mach ammette la tesi che le cose siano percezioni, ma indipendenti da ...
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Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a [...] raggiungere fatti impercepibili dai sensi e imprevedibili per via di ragionamento o di calcolo. La d. presuppone una volontà divinatoria che si esercita secondo una tecnica consapevole. Il problema della ...
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geognosia
geognosìa [Comp. di geo- e del gr. g✄nòsis "conoscenza"] [STF] [GFS] Termine in uso alla fine del sec. 18o per indicare la geologia, che comprendeva allora litologia, stratigrafia e paleontologia, [...] e oggi talora usato come sinon. di geognostica ...
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segnale
Elisa Barbieri
Lauretta rubini
Informazione che viene trasmessa all’interno di un processo di comunicazione codificato (signalling), specialmente nell’ambito delle transazioni che avvengono [...] Spesso, infatti, un datore di lavoro assume i propri dipendenti in condizioni di incertezza, poiché ha una conoscenza solo parziale dell’effettiva produttività e delle capacità individuali del futuro dipendente. Spence distingue, in particolare, gli ...
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contezza
Bruna Cordati Martinelli
. Troviamo questo termine, col significato di " conoscenza ", solo nell'opera in versi di D.; in Pg XX 29 io mi trassi oltre per aver contezza / di quello spirto; e [...] XXIV 36 che più parea di me aver contezza, che pareva conoscermi meglio.
Lo stesso significato hanno le occorrenze di Fiore LXXXIII 10 non volli anche sua contea, e CVI 10 ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...