Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] senso orientalistico.
Pittura. - Come per la scultura; la comprensione esatta della pittura bizantina dipende da una migliore conoscenza dell'arte ellenistica, romana (pagana e cristiana) e orientale. Un primo interessante tentativo di riesame della ...
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Botanico (Valencia 1745 - Madrid 1809), direttore dell'Orto botanico di Madrid: con varie opere contribuì alla conoscenza floristica della Spagna e alla sistematica vegetale. Opera principale: Icones et [...] descriptiones plantarum ... (6 voll., 1791-1804), illustrata con 601 tavole ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] . Tuttavia, in alcune località le botteghe stesse divennero luoghi in cui gli eruditi si recavano allo scopo di approfondire la conoscenza e l'uso dei vari strumenti e magari di acquistarne uno. A questo proposito, nella Londra dei secc. XVII e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Massimo Severo Giannini
Sabino Cassese
Giannini è stato lo studioso che ha maggiormente contribuito alla conoscenza del diritto amministrativo e al suo sviluppo, nonché a forgiare gli strumenti concettuali [...] che i giuristi italiani erano troppo inclini a riflessioni politologiche e sociologiche, troppo poco capaci di mettere insieme conoscenze pratiche e analisi teoriche. Aveva indicato una strada, quella del diritto privato, a sua volta ispirato alla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] cose che significa. La conclusione cui giunge Agostino sulle relazioni tra il segno e l’oggetto è che è necessario avere una conoscenza preliminare dell’oggetto di referenza per essere in grado di dire che una parola è un segno di quell’oggetto. È la ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] Anche Dury era convinto che la biblioteca fosse un'istituzione adatta a incoraggiare la diffusione e quindi il progresso della conoscenza umana. Libri e manoscritti non erano che beni di scambio all'interno e fuori delle università, perfino a Oxford ...
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Scrittore iraniano (Ispahan 1892 - Ginevra 1997). Nato nel 1892, data di cui egli stesso venne a conoscenza solo in tarda età, da un predicatore sciita costretto all'esilio per la sua attività nel movimento [...] costituzionalista del 1905, ricevette un'educazione di tipo occidentale, prima a Beirut e poi in Europa a Losanna, Digione e Berlino. Qui pubblicò la raccolta di racconti satirici Yakī būd yakī nabūd ("C'era ...
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. Termine filosofico, opposto a quello di a priori, e indicante perciò, in generale, ogni conoscenza a cui il pensiero non giunga per forza propria, con una riflessione di carattere universale, bensì per [...] apprensione o elaborazione di dati empirici, condizionati da una realtà ad esso esterna. Per i varî modi in cui, nella storia del pensiero, venne concepita l'antitesi dell'a priori e dell'a posteriori, ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Cosmologia
Norris S. Hetherington
Cosmologia
Il Settecento è il 'secolo dei Lumi', durante il quale l'uso critico della ragione inizia a [...] Heinrich Lambert (1728-1777) pubblicò nel 1761 una teoria simile a quella di Kant; verosimilmente però egli non venne a conoscenza delle idee kantiane prima nel 1765. In forte analogia con Kant, Lambert spiegava l'effetto visivo della Via Lattea come ...
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Vedi GERASA dell'anno: 1960 - 1994
GERASA (v. vol. III, p. 840)
R. Pierobono-Benoit
La conoscenza della città antica si è notevolmente arricchita in seguito a un'intensa attività di scavo, tutt'ora in [...] , in quanto solo brandelli sono sopravvissuti alla massiccia attività di costruzioni di età romana e soprattutto bizantina. La conoscenza delle prime fasi della storia del sito è affidata alla ceramica, rinvenuta in gran quantità nei sondaggi recenti ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...