Razionalità pratica tra senso comune cultura e natura
Antonio Rainone
Nella tradizione filosofica si parla da lungo tempo di razionalità ‘teoretica’ e razionalità ‘pratica’. Teoretica (o cognitiva) [...] psicologia comportamentistica e la biologia evoluzionistica, le quali avrebbero messo in ombra le teorie strettamente filosofiche sulla conoscenza umana. Un presupposto della tesi di Quine era ovviamente la continuità tra mondo animale e mondo umano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Agostino di Ippona
Massimo Parodi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un percorso di ricerca sempre aperto che si sviluppa in un approfondimento [...] dall’esterno e il “non sfuggire all’anima che il corpo subisce” (De quantitate animae 23.41) è appunto la conoscenza sensibile.
Più articolata è la tesi esposta nel De musica, composto nello stesso periodo: l’azione vivificatrice operata dall’anima ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] verso la metà del Settecento, quando la tesi sostenuta da Étienne Bonnot de Condillac nel Saggio sull’origine delle conoscenze umane diventa punto di riferimento comune a filosofi e grammatici. Condillac distingue tre tipi di segni che intervengono ...
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Schlegel, August Wilhelm von
Valerio Verra
Filosofo, critico e letterato (Hannover 1767 - Bonn 1845), promotore ed esponente del Romanticismo tedesco, contribuì in modo decisivo a una nuova lettura [...] e conoscenza di D. in Germania. Tradusse e commentò ampiamente larghe parti della Commedia (specie nelle " Horen " di Schiller; v. inoltre Sämtliche deutsche Werke, a c. di E. Bocking, III, Lipsia 1846-1847), e fin dal 1791 pubblicò un importante ...
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Generale ed esploratore (Kimborovo, Smolensk, 1839 - Karakol, od. Prževal´sk, 1888). Compì lunghi e ardimentosi viaggi in regioni ancora inesplorate dell'Asia settentr. e centrale, recando un importante [...] contributo alla loro conoscenza geografica e naturalistica. Fu una prima volta in Siberia (1867) e poi nell'Ussuri (1869) e si spinse quindi fino al Tibet, allo Yang-tze, al deserto di Gobi (1873), scampando alla morte per sete. Nei successivi viaggi ...
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Miniatore (seconda metà sec. 14º). Firmò il libro di preghiere di Bianca Visconti (Monaco, Staatsbibliothek), nelle cui miniature è evidente la maniera illustrativa lombarda, attenta ai particolari della [...] vita quotidiana, e la conoscenza dell'arte francese per le qualità pittoriche. ...
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Gentildonna francese (Parigi 1684 - Gennevilliers 1750); amica e confidente della duchessa del Maine, partecipò alla congiura antiorleanista di A. di Cellamare (1718). Scrisse quattro volumi di Mémoires [...] (post., 1755), preziosi per la conoscenza della società francese del tempo. ...
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Negli ultimi due decenni vi è stato un enorme sviluppo nella conoscenza dei b. e, allo stesso tempo, un mutato interesse verso questi microrganismi. Infatti, mentre da un lato alcuni b. (come Escherichia [...] coli, Salmonella typhimurium e altri) sono stati usati come sistemi modello per approfondire le nostre conoscenze nei campi della genetica e della fisiologia cellulare, dall'altro la grande diminuzione della mortalità da malattie infettive, ...
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Generale austriaco (Feldzeugmeister), nato a Sopron (Ödenburg) in Ungheria il 14 luglio 1804. Ufficiale a 18 anni, già colonnello a 36, si specializzò nella conoscenza dello scacchiere di guerra italiano, [...] dove prese parte alle campagne del 1848, 1849 e 1859. In quest'ultima si trovò il 24 giugno alla testa dell'8° corpo d'armata austriaco all'estrema destra dello schieramento degli imperiali, il quale si ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] o scorretto con gli oggetti dei sensi, la mente e il tempo atmosferico (ibidem, Sūtrasthāna, VIII). La causa remota è la conoscenza errata (prajñāparādha), le cause prossime sono i doṣa, cioè vento, bile e flegma, per il corpo, e i guṇa agitazione e ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...