D'ANDREA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Napoli il 29 apr. 1776, unico figlio del marchese Francesco Saverio e di Maria Gaetana Ranuzzi dei conti di Porcetta.
Ben presto si dedicò allo studio del [...] della Gran Corte della Vicaria, nella quale si distinse (secondo lo Spada, un suo biografo molto apologetico) per conoscenza e capacità d'interpretazione del diritto, per fermezza e per solerzia. L'avvento del dominio francese rappresentò un fatto ...
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EMANUEL, Luisa
Chiara Boninsegni
Nata a Novara nel 1830, figlia del cavalier Carlo, amministratore dell'ospedale Mauriziano di Torino, e di Giuseppa Carotti, di origine nobiliare, ricevette un'educazione [...] studi adeguati al proprio profondo e istintivo desiderio di scrivere: l'E. dichiarava di aver raggiunto una buona conoscenza della narrativa straniera, senza però averne tratto un concreto vantaggio, mentre una tappa fondamentale della sua formazione ...
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MALANIMA (Magnanima), Luca
Marco Cini
Nacque a Calci, presso Pisa, da Francesco e da Luigina Rossi; fu battezzato nella locale prepositura il 3 marzo 1737. Pur non laureandosi, è certo che frequentò [...] di I. Newton, al centro dell'insegnamento di De Soria, e con le idee riformatrici provenienti dalla Francia, approfondendo la conoscenza degli scritti di Montesquieu, G.-L. Buffon, Voltaire e J.-B. d'Alembert.
Nel 1760, trasferitosi a Livorno e presi ...
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FARULLI, Ugo
Roberta Ascarelli
Nacque a Firenze il 4 apr. 1869 da Demetrio e Emma Bimboni. Destinato dalla famiglia alla carriera militare, egli non volle intraprenderla per l'attrazione provata per [...] compagnia Talli-Gramatica-Calabresi.
Fu l'occasione per il F. di programmare, con gradualità di apprendimento, la conoscenza di tutte quelle componenti dello spettacolo teatrale che gli consentiranno di abbandonare la mediocre condizione di generico ...
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FAITINI, Raffaele
Sara Bizzotto
Nacque a Brescia il 29 ag. 1879 dallo scultore Pietro e da Palmide Anderloni, originaria di Udine.
Fu avviato prestissimo all'arte della scultura, conquistando un'eccezionale [...] di formare tecnici della lavorazione del marmo, padroni delle discipline architettoniche e dell'ornato, forniti di una buona conoscenza della storia dell'arte.
Proprio negli anni della sua giovinezza, in piena epoca zanardelliana, il lavoro degli ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] è più pura delle altre, e non c'è lingua perfetta; da qui il valore delle moderne lingue europee la cui conoscenza servirà ad arricchire, non a corrompere la lingua italiana; anzi il C. arriva ad auspicare addirittura un unico linguaggio europeo ...
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CAFFÈ, Federico
Nicola Acocella
Nacque il 6 gennaio 1914 a Castellammare Adriatico (in seguito frazione del comune di Pescara) da Vincenzo, ferroviere, e da Erminia Montebello, secondo dei tre figli [...] e istituzionale. Tuttavia, egli non riusciva a legare l’uno all’altro i due pilastri del nucleo.
Finalmente, la conoscenza di Videnskab og Velfaerd I okonomisk Politik (1958), opera dell’economista danese Frederick Zeuthen, lo portò a saldarli, e ...
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CLERICI, Felice
Pietro Cabrini
Figlio di Giuseppe e di Lucia Pirovano, non se ne conosce la data di nascita. Manca d'altronde a tutt'oggi qualsiasi notizia sulla vita del Clerici.
I pochi cenni di G. [...] stessa origine milanese del C. (che in giovinezza risiedeva in S. Tecla) è per lo meno opinabile. Parziale anche la conoscenza che si ha della famiglia, che sembra di estrazione modesta, ma non umile (a giudicare dalla dote della madre). Ad elevarne ...
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DAL PANE, Luigi
Carlo M. Travaglini
Nacque a Castel Bolognese (provincia di Ravenna) il 19 giugno 1903 da Francesco e Clementina Zaccaria in una famiglia di medio ceto di professionisti e di agricoltori. [...] scientifica del D. "Antonio Labriola mi apparve subito a circa 17 anni -ebbe a ricordare il D. (Il valore della conoscenza storica, p. 379) - come un pensatore capace di schiudere gli orizzonti prossimi e lontani della realtà storico-sociale. Ma come ...
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SERGI, Giuseppe.
Elisa Montanari
– Nacque a Messina il 20 marzo 1841, secondogenito di Paolo, impiegato, e di Alessandra Brigandì.
La sua infanzia fu segnata dai moti siciliani del 1848 e dalla loro [...] biologia» (L’eugenica. Dalla biologia alla sociologia, ibid., 1914, vol. 19, p. 376) e dunque saldamente ancorata alla conoscenza scientifica.
Sostenne la necessità di effettuare anche in Italia studi di eugenica e genetica, da effettuarsi sempre su ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...